Frode fiscale da 1,8 miliardi nella grande distribuzione: coinvolti imprenditori bresciani e campani

Frode fiscale nella grande distribuzione da 1,8 miliardi di euro: sarebbero coinvolti diversi imprenditori bresciani e campani. 

Frode fiscale
Frode fiscale – Nanopress.it

Scoperta maxi frode fiscale da 1,8 miliardi di euro che coinvolgerebbe ben quindici società della grande distribuzione, ree di aver evaso l’IVA e aver prodotto fatture mendaci. Al momento, ci sono 39 indagati e nove persone agli arresti domiciliari. La Procura di Milano indaga su imprenditori bresciani e campani verso i quali sono state mosse le accuse di associazione per delinquere ed emissione ed utilizzo di fatture false. Ecco a che punto sono le indagini.

Frode fiscale da 1,8 miliardi di euro: indagati imprenditori bresciani e campani

Evasione IVA da 260 milioni di euro di quindici società e maxi frode fiscale da 1,8 miliardi di euro.

Questa è la situazione che è emersa nelle indagini della Guardia di Finanza, che hanno portato all’emergere di tale situazione nella quale rientrerebbero quindi società della grande distribuzione, tra cui sarebbero anche catene ddi supermercati. Intanto, è stato disposto il sequestro di 260 milioni di euro.

Al momento, nove persone si trovano agli arresti domiciliari: indagati, inoltre, vari imprenditori campani e bresciani, nello specifico sette persone giuridiche e 39 persone fisiche, alle quali vengono contestati i seguenti reati: utilizzo di false fatture e associazione per delinquere.

Agente Guardia di Finanza - Nanopress.it
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L’organizzazione della cosiddetta frode carosello

Gli investigatori hanno indagato sul caso, dal quale è emerso che la maxi frode era stata organizzata seguendo il cosiddetto sistema “carosello” che prevede una triangolazione fra diverse società operanti sia in Italia che all’estero che, evadevano l’IVA, mediante fatture inesistenti.

La frode sarebbe iniziata nel 2015 e portata avanti fino al 2021 con false lettere di intenti per acquisti di prodotti, da parte dei fornitori italiani, senza l’applicazione dell’IVA e mediante acquisti da fornitori ubicati in altri paesi dell’Unione Europea, con lo stesso metodo, ossia con l’evasione dell’IVA.

All’evasione e alla realizzazione di profitti come intermediari avrebbero partecipato le società della grande distribuzione, secondo quanto riferisce la procura di Milano. L’Agenzia delle Entrate ha attuato diversi controlli per verificare tali società e capire il livello di coinvolgimento all’interno dell’ampia frode attuata.

La Guardia di Finanza ha organizzato le indagini, avvalendosi dell’aiuto della polizia mediante il canale Empact, acronimo di European multi disciplinary platform against criminal threats. Diverse le operazioni attuate in varie città dello Stivale: Napoli, Milano, Torino, Roma, Brescia, Lodi, Ancona, Padova, Vicenza, Potenza e, infine, Salerno, pertanto gli inquirenti si stanno muovendo, trasversalmente, da nord a sud.

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