I servizi di intelligence russa hanno riportato la notizia, in un comunicato ufficiale, che hanno arrestato Robert Robertovich Shonov un cittadino russo accusato di lavorare per l’ambasciata americana come spia. L’uomo, per Fsb, si occupa di raccogliere informazioni sui dissensi popolari nelle varie regioni russe in vista delle prossime elezioni russe.
Secondo l’indagine il suo lavoro di spionaggio contro la Russia ha avuto inizio nel settembre del 2022 e avrebbe riportato importanti informazioni legate anche alle mobilitazioni militari russe. Non è il primo caso di cittadini arrestati e accusati di spionaggio da parte di Mosca.
Fsb, servizio federale di Sicurezza della Russia, ha rilasciato poche ore fa un comunicato in cui afferma che Robert Robertovich Shonov è stato arrestato e che l’ente ha “soppresso le attività illegali” svolte da quest’ultimo.
Per Fsb Shonov, cittadino russo, è un informatore dell’Ambasciata americana presente a Mosca, e avrebbe trasmesso informazioni sul conflitto in Ucraina ai diplomatici statunitensi.
Shonov in passato era stato un dipendente del consolato americano presente nella città di Vladivostok, che si trova ad oriente della Russia.
Secondo Fsb ha iniziato a lavorare per gli americani fornendo informazioni sulla guerra in Ucraina a partire da settembre 2022. Tra le informazioni riportate c’erano anche quelle legate alla mobilitazione dei militari da parte della Russia.
Robert Robertovich Shonov era stato recentemente incaricato di valutare il sentimento di protesta che si sta verificando in alcune regioni russe in vista delle prossime elezioni presidenziali che si svolgeranno in Russia.
Shonov avrebbe riportato tali informazioni e avrebbe fatto rapporto a due diplomatici americani in particolari appartenenti all’Ufficio politico dell’Ambasciata americana presente a Mosca.
I due esponenti sono Jeffrey Sillin e David Bernstein che Fsb vorrebbe poter ascoltare in merito a questo caso.
Questo non è il primo arresto di presunte spie russe che però lavorano per altri Paesi secondo le autorità russe.
Un altro caso, nell’aprile di quest’anno, è stato quello di un ragazzo di 22 anni, sempre cittadino russo, accusato di lavorare per l’Ucraina.
In quel caso per Mosca l’agente si occupava di trasmettere informazioni sulle posizioni russe sia delle strutture militari che civili presenti nelle regioni di Zaporizhzia e di Kherson. L’uomo a causa di questa accusa rischia 20 anni di carcere.
A marzo del 2023 fu la volta invece di Evan Gershkovich, giornalista americano che lavorava per il Wall Street Journal. Da sei anni regolarmente risiedeva a Mosca e era stato accreditato presso il ministero degli Esteri russo.
Quel mese però fu accusato di spionaggio dai servizi di intelligence russi e per questo arrestato. Secondo quanto riportato dalla Fsb, l’uomo di 32 anni, si occupava di raccogliere informazioni su una delle imprese che operano nel settore militare-industriale russo.
Questo genere di informazioni sono da ritenersi segreti di Stato e per questo fu condannato a due mesi di prigione, temporaneamente, perché rischia anche lui fino a 20 anni di carcere.
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