Anno nuovo, vita nuova? Non proprio: sono ancora tanti gli italiani che decidono di andare all’estero in cerca di un lavoro, in particolare i cittadini appartenenti alla fascia dei giovani fra 18 e 39 anni e che abitano nelle grandi città. In base a un documento della Camera di Commercio di Milano e Brianza, condotto sulla base dei dati Istat, sono stati poco meno di 90mila i cittadini che si sono trasferiti fuori dal nostro Paese nel 2014, in aumento rispetto al 2012 del 12,7%.
Negli ultimi due anni le percentuali fra gli under 40 lievitano al 34,4% del totale, ovvero 3,3 giovani ogni mille abitanti sono partiti in cerca di fortuna all’estero, dirigendosi prevalentemente verso Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia e Stati Uniti.
Milano, la metropoli che ha perso più abitanti
Sempre riguardo a 2014, si rileva che Milano è stata la metropoli che ha perso più residenti (3.300), seguita da Roma (2.450), Napoli (1.885) e Torino (1.653), anche se negli ultimi due anni il flusso di emigrazioni sta rallentando a Milano, dove il numero di trasferimenti è aumentato di 451 unità rispetto a Roma, Napoli e Palermo che hanno invece registrato incrementi più marcati.
Sono state le province di Bolzano, Imperia, Trieste, Pavia quelle che hanno registrato il maggior numero di cambi di residenza, mentre quelle di Foggia, Caserta e Taranto un valore più basso rispetto al numero di abitanti complessivo. Questo fenomeno incide sulla nostra spesa pubblica, perché il sistema scolastico spende per formare giovani che investiranno le loro conoscenze in un altro Paese: secondo una stima, dal 2008 al 2014 gli italiani emigrati all’estero sono costati allo Stato 23 miliardi di euro in formazione.
La maggior parte sono medici
La categoria più rappresentativa della tendenza è quella dei medici appena laureati, che nel 2014 ha fatto registrare un boom di emigrazioni (2.363). Ci sono diversi studi all’attivo per monitorare la “fuga di cervelli” dall’Italia, fra questi quello della Fondazione Migrantes che ha registrato 101.297 espatri solo nel 2014, con una crescita del 7,6% rispetto al 2013.
Questi sono prevalentemente uomini e non sposati, tra i 18 e 34 anni, partiti soprattutto dal nord e diretti verso la Germania, anche se il Regno Unito rimane sempre ai primi posti della classifica delle mete più gettonate per l’espatrio.
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