Fumare fa male: due terzi dei fumatori vivono 10 anni meno

Fumare fa male, perché provoca effetti molto negativi sulla salute. A risentirne non sono soltanto i polmoni, ma l’intero organismo ed è spesso molto difficile riuscire a quantificare il danno che il fumo comporta. Una ricerca condotta in Australia, i cui risultati sono stati pubblicati su BMC Medicine, ha dimostrato che i fumatori vivono in media 10 anni in meno rispetto a chi non fuma. La ricerca si è basata sull’osservazione di più di 200.000 persone, tutte di età pari o superiore a 45 anni. I soggetti sono stati monitorati per 4 anni, dal 2006 al 2009.

Gli studiosi, basandosi sull’osservazione, hanno visto che chi fumava 10 sigarette al giorno aveva un rischio di mortalità doppio rispetto ai non fumatori. Per chi fumava 20 sigarette al giorno il pericolo diventava il quintuplo. Già studi precedenti hanno dimostrato come una sigaretta tolga 14 minuti di vita e ad essere soggetti ai danni non sono soltanto i fumatori, perché anche il fumo passivo fa male.

Gli studiosi australiani del Sydney’s Sax Institute e della Australian National University hanno però fatto notare che, se si smette di fumare, si va incontro a dei benefici duraturi. Gli esperti hanno constatato che la differenza del tasso di mortalità fra ex fumatori e non fumatori si riduce via via nel tempo, più ci si allontana dal momento in cui si è detto addio alle sigarette.

Smettere di fumare, quindi, sarebbe una scelta da compiere il più presto possibile, per poter restare in salute e per poter godere di una migliore aspettativa di vita. Se si abbandonano le sigarette, senza farsi condizionare troppo dalla dipendenza, si vive di più e meglio.

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