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Dopo la dipartita di Gianroberto Casaleggio, deceduto all’età di 61 anni, per un ictus, il mondo della politica si trova dinanzi a una scelta complicata: partecipare o no ai funerali del co-fondatore e deux ex machina del Movimento 5 Stelle, che si svolgeranno in forma privata a Milano giovedì 14 aprile, alle ore 11, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie?
Da ieri i vertici dei vari partiti si interrogano sulla questione: ‘Mandiamo qualcuno ai funerali di Gianroberto Casaleggio?’. A domandarselo è il Pd, Forza Italia e anche la Sinistra italiana.
Tra le persone più vicine a Renzi qualcuno ha detto: ‘Non abbiamo ancora deciso cosa fare. È un tema non ancora risolto che va valutato bene’, per poi confidare: ‘Quando il lato umano e quello politico si mescolano è sempre difficile sbrogliare la matassa, specialmente in questo caso, in cui non abbiamo a che fare con un partito tradizionale’.
Casaleggio infatti non era il leader del Movimento 5 Stelle, insieme a Grillo ne è stato il fondatore, ma dalla nascita del partito, ha sempre lavorato dietro le quinte.
Il M5S ha dimostrato il suo singolare modus operandi anche nel giorno della morte del proprio guru, negando che nelle aule, venisse osservato il minuto di silenzio, in ricordo di Casaleggio.
A tal proposito, Danilo Toninelli ha dichiarato: ‘Gianroberto non avrebbe voluto. A cosa serve qua commemoralo se loro lo hanno sempre insultato? La storia dirà quanto Casaleggio era una persona straordinaria’. Il capogruppo dem Ettore Rosato ha sottolineato: ‘Ecco, figuriamoci se ci vogliono al funerale di Casaleggio. Noi avremmo voluto ricordarlo anche alla Camera ma loro ci hanno risposto di no’.
Mentre un componente della segreteria dem è andato dritto al nocciolo della questione, senza mezzi termini: ‘Non vorremmo che il funerale di Casaleggio diventasse un’occasione per essere contestati’. E obiettivamente il rischio che ciò accada esiste, considerato che saranno moltissimi i grillini che raggiungeranno la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
In altri lidi partitici qualcuno sta pensando a una soluzione intermedia, ovvero inviare in rappresentanza al funerale di Casaleggio, qualche figura di minor rilievo. Ma l’enigma più grande è un altro: Matteo Renzi è a Milano, arrivato direttamente da Teheran, per visitare il Salone del Mobile. Il Premier sarà a pochi chilometri dalla camera ardente del guru del M5S: passerà o farà uccel di bosco?
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