Si terranno oggi pomeriggio i funerali di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni scomparsa da Specchia, vicino Lecce, il 3 settembre scorso e ritrovata morta dieci giorni dopo nelle campagne di Castrignano del Capo. In carcere, con l’accusa di omicidio, il fidanzato 17enne reo confesso. La salma è stata restituita ai familiari martedì sera.
La sua bara, bianca, è stata accolta da una piccola folla silenziosa che si era radunata davanti alla casa dove Noemi viveva con la madre, Imma Rizzo.
Mercoledì mattina la bara è stata portata nell’edificio Capsda. Alle 15 sarà trasferita nella chiesa madre di Specchia dove, alle 16, ci saranno i funerali. A officiare la cerimonia sarà Vito Angiuli, il vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca.
«Oggi è un giorno particolare, in cui bisogna rendere omaggio a Noemi nel rispetto del dolore della famiglia», ha detto il sindaco di Specchia, Rocco Pagliara, annunciando la possibile presenza di autorità come il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Martedì, intanto, è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Noemi Durini, ma non sono stati sciolti tutti i dubbi sulla sua morte. I medici legali, che effettueranno altri esami più approfonditi, hanno espresso «forti sospetti» sulle lesioni rilevate tra il collo e la testa.
In carcere, reo confesso per l’omicidio, il fidanzato 17enne di Noemi Durini. L’accusa per lui è di omicidio volontario premeditato, aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Le indagini si sono però allargate ai familiari, visto che gli inquirenti sospettano che abbia avuto dei complici.
Il padre di Noemi, tra l’altro, è convinto che il vero assassino sia il padre del 17enne, il quale, secondo lui, si sarebbe auto-accusato per proteggerlo.