Funivia Stresa – Mottarone, tre fermati, tra cui il gestore

A seguito di una notte di interrogatori, ci sono tre fermi per la tragedia della funivia Stresa – Mottarone, in cui hanno perso la vita quattordici persone, tra cui due bambini.

I tre fermati sono: Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l’impianto, la Ferrovie Mottarone srl, il direttore e il capo operativo del servizio. A disporre il fermo per la tragedia del Mottarone Olimpia Bossi, procuratore della Repubblica di Verbania, insieme al pm Laura Carrera.

Secondo quanto emerso, gli interrogatori sarebbero durati oltre dodici ore e nei confronti dei tre fermati sarà richiesta la convalida del fermo e la misura cautelare. Come già emerso nei giorni scorsi, dalle analisi della funivia del Mottarone è emerso che la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso.

I gestori della funivia del Mottarone sapevano del guasto

La funivia del Mottarone era tornata ad essere in funzione da circa un mese. Diversi interventi tecnici, secondo quanto emerso, erano stati richiesti ed effettuati solo lo scorso 3 maggio. Ma non sono stati risolutivi  e “nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo, si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l’esito fatale” ha spiegato il magistrato.

La indagini sulle tragedia del Mottarone non sono però ancora finite. I tre fermati dovranno rispondere di “rimozione od omissione dolosa di cautele”. Inoltre, l’ipotesi potrebbe essere aggravata, come spiegato dal procuratore di Verbania, “se dal fatto deriva un disastro”.

A 48 ore circa dalla tragedia, in cui sono morte 14 persone, tra cui due bambini, i carabinieri di Stresa nel pomeriggio di ieri hanno ascoltato i dipendenti e, poco dopo le 3 di questa mattina è arrivata la conferma del fermo di Luigi Nerini, 56enne di Baveno proprietario della società che gestisce l’impianto, e l’arrivo del suo avvocato, Pasquale Pantano.

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