Scoperti 13 furbetti del reddito di cittadinanza dalla Guardia di Finanza di Civitavecchia, a Roma.
Queste persone non versavano in stato di povertà come asserivano, in realtà sono stati scoperti intestatari di diverse imbarcazioni.
Non è una notizia nuova leggere di persone che lucrano su un sostegno che invece è stato pensato per chi, ver varie ragioni, non può lavorare o non riesce a trovare lavoro.
Stavolta un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Anzio ha consentito di smascherare ben 13 persone che approfittavano del reddito di cittadinanza senza averne il reale bisogno.
Gli agenti hanno scoperto che in realtà questi individui non erano affatto poveri e bisognosi, addirittura erano proprietari di diverse imbarcazioni. L’arresto è avvenuto proprio mentre erano in mare a bordo di una di queste, parliamo di un lussuoso yacht su cui si stavano divertendo.
Fra le persone denunciate c’è un imprenditore italiano che usufruiva di un’imbarcazione intestata ad una società di cui era amministratore unico. Questo aveva tralasciato di riferire la sua carica importante, che lo vedeva come amministratore di ben 7 società regolarmente iscritte al registro delle imprese.
Non solo, l’uomo era anche in possesso di azioni societarie per un valore pari a 100mila euro e aveva un patrimonio immobiliare stimato in 160mila euro.
Il blitz delle Fiamme Gialle ha portato alla denuncia di 13 persone che hanno dichiarato il falso per poter usufruire del sussidio.
Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione fra il Comando di Anzio e quello di Civitavecchia, che ha coadiuvato le indagini con mezzi a mare.
Dopo 2 anni di ricerche sono emersi 13 soggetti che hanno percepito irregolarmente un totale di circa 98mila euro ma potrebbero essere molti di più.
Come il manager italiano, ovvero colui che fra le persone fermate era il più abbiente, anche i suoi “amici” erano intestatari di imbarcazioni varie e altri beni assolutamente incompatibili con il percepimento del sussidio. Obiettivo del nuovo governo, fra le altre cose, è proprio quello di regolarizzare il reddito di cittadinanza dandolo a chi davvero dimostra di averne bisogno, poiché impossibilitato a lavorare.
Caratteristica che assolutamente non si addice alle persone scoperte in queste ore a Civitavecchia, le quali ora saranno sottoposte alle procedure per il recupero delle somme.
Grazie al lavoro della Guardia di Finanza, i furbetti hanno vita breve e ogni giorno sentiamo parlare di episodi simili. Questo fa sperare in un cambiamento della situazione in modo che per colpa di alcuni non debba rimetterci anche la parte onesta della collettività.
Per verificare l’illecita percezione del Rdc, i finanzieri hanno svolto delle indagini incrociate controllando le banche dati in loro possesso con quelle dell’Inps.
Tutti i soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e all’Inps per poter interrompere subito il sussidio.
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