G20, l’attesissimo incontro tra il presidente Usa Biden e il capo di stato cinese Xi Jinping è giunto al termine. Una lunga stretta di mano ha segnato l’inizio dell’incontro bilaterale tra i due leader di Usa e Cina.
Un summit tra due delle maggiori potenze mondiali che non si vedevano personalmente in un bilaterale dal 2017. La situazione tra Cina e Usa è stata messa a dura prova dalle conseguenze inevitabili della guerra in Ucraina e anche sul piano economico. Senza tralasciare la questione della sovranità territoriale di Taiwan. Il bilaterale ha dato ottimi frutti e sono arrivate anche le prime parole ufficiali dai due esponenti internazionali.
Biden è arrivato a Bali in Indonesia ieri per presenziare al G20. Al suo arrivo è stato accolto da danze tipiche indonesiane che hanno omaggiato il presidente degli Stati Uniti con uno speciale benvenuto nel Paese.
Il bilaterale è durato poco più di tre ore e gli occhi del mondo sono puntati su questo delicato summit che vede l’incontro di persona tra i capi di stato di Cina e Usa. Non si vedevano dal 2017 e le questioni da trattare erano delicate e impellenti. Partendo dalla posizione della Cina riguardo al conflitto in Ucraina che, secondo gli Usa, è stata troppo marginale e potrebbe avere un’influenza importante nel decorso futuro della guerra per arrivare a Taiwan, la delicata questione che ha visto il deterioramento di rapporti già tesi tra le due Nazioni.
La questione economica e commerciale, poi, ha avuto un importante impatto sulle relazioni bilaterali. Ma si tratteranno anche temi profondi la questione diritti umani e Hong Kong.
Xi e Biden si sono visti nell’ormai famoso e atteso bilaterale a Bali che è durato tre ore e ha trattato la maggior parte delle tematiche sopra citate. I media internazionali hanno subito immortalato la lunga stretta di mano tra i due potenti leader.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: “Come leader delle due principali economie del mondo, dobbiamo gestire la competizione dei due nostri Paesi” precisando poi che vedere il presidente cinese di persona era un grande piacere.
Xi Jinping ha risposto al leader statunitense affermando: “È un piacere rivederti dall’ultima volta avvenuta nel 2017. Dobbiamo trovare il giusto corso delle relazioni attraverso scambi schietti”.
I rappresentati di Cina e Usa sembrano propensi a lavorare reciprocamente sui punti da limare per poi riuscire a cooperare nella maniera più trasparente possibile.
Biden è uno dei leader che è stato più vicino al capo di stato cinese dopo il presidente russo Putin. Nonostante le divergenze su temi importanti, le due potenze hanno bisogno l’una dell’altra.
Le tematiche toccate in questo incontro sono state innanzitutto la guerra in Ucraina. La posizione degli Usa è chiara in merito e ora ha espresso la sua opinione anche Xi. Il presidente ha riferito che la Cina è: “estremamente preoccupata per l’attuale situazione in Ucraina. Di fronte a una crisi globale e composita come quella in Ucraina, è importante riflettere seriamente su quanto segue: primo, conflitti e guerre non producono vincitori; secondo, non c’è soluzione semplice a una questione complessa; e terzo, il confronto tra i principali Paesi deve essere evitato”.
Si è anche augurato che presto riprenda il dialogo tra Russia e Occidente in modo da istaurare trattati di pace.
La questione poi si è spostata su Taiwan e Asia dove il presidente Xi è stato molto chiaro e deciso. Ha ribadito che la questione di Taipei è considerata interna e una questione di sovranità territoriale, nella quale ogni intromissione verrà considerata ostile. Biden ha chiesto di non adottare una linea dura, che metta in pericolo la popolazione. Seppur i metodi applicati dal governo cinese non siano condivisi gli Stati Uniti sono ancora legati alla politica dell’unica Cina.
Il presidente Usa ha chiesto anche al capo di stato cinese di interagire con la Corea del Nord e di chiedere alla Nazione di agire in modo responsabile. I due leader hanno anche parlato delle azioni cinesi in Xinjang, Tibet e Hong Kong dove si è discusso inevitabilmente di diritti umani.
Xi ha preso la parola spiegando: “Le relazioni tra Cina e Usa dovrebbero non essere un gioco a somma zero in cui una parte supera la competizione o prospera a spese dell’altra“.
Il leader cinese ha concluso dicendo: “il mondo è abbastanza grande perché i due Paesi possano svilupparsi e prosperare insieme”. Le due parti dovrebbero avere una corretta percezione delle reciproche politiche interne ed esterne e delle intenzioni strategiche”.
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