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Gabrio Gentilini è stato uno dei protagonisti della prima edizione di Forte Forte Forte, il talent show in onda su Rai 1 nel prime time del venerdì, con Raffaella Carrà, Asia Argento, Philipp Plein e Joaquin Cortés. Sebbene non abbia vinto il programma, i pronostici lo davano per vincitore; il web, in particolar modo, si è schierato a favore dell’attore e i tweet benevoli nei suoi confronti si sprecavano puntata dopo puntata. Abbiamo voluto incontrare Gabrio per conoscerlo un po’ meglio e farci raccontare l’esperienza di Forte Forte Forte. Di seguito l’intervista integrale a NanoPress.
Partiamo subito da Forte Forte Forte: che esperienza è stata?
La definirei fondamentale. Mi ha aiutato tantissimo a formarmi. Ho avuto modo di lavorare tanto sulla mia personalità. Ho visto limiti e nuove potenzialità che, fino ad ora, non avevo ancora considerato nel mio percorso. Mi ha lasciato tanto su cui poter continuare a lavorare, come uomo ancor più che come artista, e ne sono molto contento. Poi ho lavorato vicino a grandissimi professionisti e artisti di fama internazionale, entrando nelle case di milioni di persone. Insomma, Una vera fortuna!
Sui social eri dato per favorito. Confidavi nella vittoria?
Francamente no! Arrivando al televoto, sapevo che c’era gente più forte di me. Comunque la mia vera vittoria era vivere il più a lungo questa esperienza! Arrivare in semifinale è stato un traguardo più che soddisfacente per me.
Tra i quattro giudici, con chi sei riuscito a creare un rapporto più stretto?
Con Asia Argento. Ho aspettato la fine del programma per conoscerla da vicino. Le ho chiesto un confronto ed è stata subito disponibile. È una persona molto generosa, ricca di cultura e interessantissima!
Forte Forte Forte è stata la tua prima esperienza sul piccolo schermo?
Sì, prima di ora avevo partecipato solo a qualche trasmissione per promuovere gli spettacoli di cui facevo parte.
Provieni dal teatro. E’ stato difficile affrontare il palcoscenico televisivo?
Sì! Il pubblico in studio è ovviamente diverso e i tempi con cui si preparano le performance decisamente più frettolosi!
Dopo questa esperienza, speri di lavorare in televisione?
Se arriva qualcosa di interessante, perché no! Mi piacerebbe, però, lavorare più come attore che come intrattenitore. Ad ogni modo, continuo a preferire il teatro.
Sei il protagonista del musical di successo ‘Dirty Dancing’: quando tornerai in scena?
A Milano per tutto il mese di Luglio al Teatro Nazionale in occasione dell’Expo, poi il 10 Agosto avremo l’onore di calcare il palco dell’Arena di Verona – è la prima volta per me e sono davvero emozionato – e da Novembre saremo a Roma.
Sei giovanissimo, ma hai già una bella carriera alle spalle. Quando ti sei avvicinato al teatro?
A 14 anni a Forlì, con i miei insegnanti di danza Noemi Briganti e Serge Manguette, il quale mi ha inserito come ballerino in diverse operette di cui ha fatto la regia e la coreografia, e poi con i miei amici forlivesi, il gruppo Qaos, con cui ho fatto le mie prime esperienze nel mondo del musical.
Forte Forte Forte si è appena concluso. Quali progetti hai in ballo?
Prima di tutto allenarmi per Dirty Dancing. Poi qualche concerto con Le Sorelle Marinetti con le quali collaboro da più di un anno, lo spettacolo ‘The Best of Musical’ al teatro Nazionale di Milano dal 5 al 17 maggio e altri progetti ancora da definire.