Sembra impossibile per i familiari di Gaia Randazzo che le telecamere non l’abbiano inquadrata in quella tragica sera. La ragazza 22enne è scomparsa sul traghetto Genova-Palermo nella notte tra il 10 e il 11 novembre. La prima ipotesi che è stata portata avanti e quella del suicidio, ma per i familiari resta assolutamente infondata. La madre della giovane chiede di fare chiarezza sull’accaduto per avere risposte.
Continuano le ricerche per quanto riguarda la tragedia avvenuta nella notte tra il 10 e il 11 novembre scorso sul traghetto che percorreva la tratta Genova-Palermo. Gaia Randazzo, di soli 22 anni è scomparsa proprio in quella sera e da allora si è ipotizzato un gesto estremo da parte della giovane, ma ai familiari questa versione non torna.
Sono ancora diversi i punti interrogativi collegati al caso della giovane Gaia Randazzo. In seguito all’accaduto la procura di Palermo ha iniziato a indagare per istigazione al suicidio, ma tutto ciò che è stato rilevato e resta riservato.
In seguito ad alcune indagini condotte subito dopo l’accaduto, sono state registrate alcune segnalazioni da parte dei passeggeri che erano presenti quella sera sul traghetto. Sembra infatti che sia stato riportato che sul traghetto quella sera non c’era un clima sereno in quanto sull’imbarcazione erano presenti diverse persone ubriache che potrebbero aver avvicinato la ragazza.
Questa è una delle prime piste che è stata seguita dopo quella tragica notte, dove Gaia e il fratello quindicenne stavano dormendo sui divanetti nella hall del traghetto. È stato seguita la pista del suicidio, ma Angela Palazzo, madre della ventenne avrebbe affermato che questa pista è assolutamente infondata.
Angela Palazzolo non crede all’ipotesi del suicidio e la ritiene solo una via più semplice per poter chiudere questo caso in fretta. Secondo la donna la pista più plausibile, rafforzata poi dalle affermazioni degli ultimi giorni è che Gaia sia stata avvicinata da qualche malintenzionato che potrebbe averle fatto del male.
Molti testimoni a bordo Infatti avrebbero riferito di diverse persone ubriache avrebbero tentato di molestare le persone a bordo. Sarebbe pertanto opportuno valutare tutte le piste del caso e non solo quella di suicidio, in quanto la ragazza non avrebbe oltretutto avuto alcun tipo di motivo per togliersi la vita.
Secondo la madre quindi le ultime testimonianze ricevute dai passeggeri e dallo staff del imbarcazione potrebbero essere assolutamente fondamentali per le indagini. I racconti dei presenti aggiunte alle riprese delle videocamere potrebbero far luce su questo caso. Di certo il ritrovamento della felpa della ragazza al nono piano, quando lei dormiva al quinto ha fatto scattare l’allarme. Perché quella felpa si trovava lì?
Al momento gli inquirenti stanno analizzando tutti gli elementi emersi da queste prime indagini. Ad oggi il corpo di Gaia non è ancora stato ritrovato e la madre per ancora di poterla riabbracciare.
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