Christophe Galtier, ex allenatore del Paris Saint Germain, e il figlio, John Valovic-Galtier, sono stati arrestati dalla polizia a Nizza con l’accusa di razzismo. Secondo quanto rivelato dall’agenzia francese Afp, i due si trovano in custodia dalle 8.45 di oggi e dovranno chiarire le loro posizioni in merito all’indagine, avviata ad aprile, su discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione religiosa ai tempi in cui il tecnico guidava, appunto, la squadra della città che ha dati i natali a Giuseppe Garibaldi.
Probabilmente, però, già da domani Galtier e il figlio verranno rilasciati o, al più, verranno portati davanti al tribunale per rispondere delle accuse di razzismo che sono state mosse principalmente dall’ex direttore sportivo del Nizza Julien Fournier, che è stato già ascoltato dagli inquirenti a maggio.
A un passo dall’esonero dal Paris Saint-Germain, che sta cercando di chiudere una trattativa infinita con Luis Enrique, Christophe Galtier ha 24 ore di tempo per difendersi dalle accuse di razzismo.
La polizia di Nizza, come annunciato dal procuratore Xavier Bonhomme e riferito dall’Afp, ha messo in stato di arresto il tecnico francese e il figlio John Valovic-Galtier in merito all’indagine sui sospetti di discriminazione razziale e religiosa, nata dopo le parole dall’ex direttore sportivo della squadra rossonera Julien Fournier che aveva riportato alcuni frasi poche carine del mister e del suo agente (il figlio, appunto) nella stagione 2021/2022. Se le spiegazioni che adduceranno non saranno ritenute soddisfacenti, saranno portati davanti al tribunale per rispondere delle accuse, in caso contrario, però, verranno rilasciati.
Ma andiamo con ordine. All’epoca in cui Galtier era, appunto, l’allenatore del Nizza, e quindi nella stagione 2021-2022, l’attuale (ma ancora per poco, a quanto pare) tecnico dei parigini aveva detto al proprietario del club, anche numero uno della Ineos, Dave Brailsford che “considerando la realtà della squadra, non possiamo avere così tanti neri e musulmani“, come riportato, per altro, in una mail tra i dirigenti della società della città della Costa Azzurra, e balzata agli oneri della cronaca nei mesi scorsi da Le Parisien.
Non solo, però, perché il mister, secondo quanto riferito pubblicamente dall’ex direttore sportivo, c’era andato giù pesante anche con lui. “È venuto (Galtier, ndr) nel mio ufficio e mi ha detto che dovevo tenere conto della realtà della città – ha raccontato Fournier -. Mi ha detto che non avremmo dovuto avere tanti giocatori di colore e musulmani in squadra. Mi ha detto che era andato al ristorante e che tanti gli avevano fatto notare che il Nizza è ‘una squadra di neri’. Non ci sono state argomentazioni sportive, solo religiose o relative al colore della pelle“.
Come lui, anche il figlio John aveva usato parole vergognose nei confronti della rosa del club sempre in un colloquio con l’ex ds. “Ho incontrato su sua richiesta il figlio e presunto agente dell’allenatore, il 9 agosto 2021. Mi ha parlato della situazione insostenibile di suo padre dicendo le seguenti parole: ‘Julien, non va bene, mio padre piangeva ieri, non te ne rendi conto’. Gli chiedo di cosa si tratta e mi spiega che questa squadra non gli assomiglia, che non possiamo continuare così. Gli ho chiesto di motivare le sue parole in modo che potessi capire meglio e mi ha detto: ‘Hai costruito una squadra di feccia. Ci sono solo neri e metà della tua squadra è alla moschea il venerdì pomeriggio’. Ho detto al signor John Valovic-Galtier che ero indignato dai suoi commenti e gli ho chiesto di lasciare immediatamente il mio ufficio“.
Da qui, appunto, il polverone da cui l’allenatore si dovrà difendere, e non solo in sede giudiziaria. Perché se ad aprile è stata aperta l’indagine che ha portato oggi all’arresto dei due Galtier, da aprile anche il Psg ha deciso di aprire un’inchiesta interna, specialmente per rispondere alle richieste di alcuni gruppi di tifosi della squadra che chiedevano l’esonero immediato del tecnico. Che arriverà, certo, chissà, invece, come andrà il resto.
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