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Game of Thrones 5, polemiche per la scena di stupro: la rivolta dei fan sul web ‘costringe’ anche George R.R. Martin, autore dei libri da cui è tratta la serie HBO, a prendere posizione. Detto che Il trono di spade non è nuovo a scene ‘forti’ e che non si è visto nulla di scabroso in onda, ai fan non è piaciuta questa deviazione dai libri che ha visto coinvolta, nella sesta puntata della quinta stagione, un personaggio assai amato dai fan: ma cosa è successo domenica 17 maggio su HBO? La risposta – spoilerosa – dopo il salto.
Game of Thrones 5, polemiche per la scena di stupro: la rivolta dei fan sul web è scoppiata dopo quanto successo, nella sesta puntata della quinta stagione, alla povera Sansa Stark: tornata a Grande Inverno e costretta a sposare Ramsay Bolton, la nostra viene stuprata nella prima notte di nozze. Una deviazione rispetto ai libri (lì Sansa è con Dito Corto e a sposare Bolton è un personaggio minore della saga, Jeyne Pool, fatta passare per Arya allo scopo di conquistare Grande Inverno) che ha insoddisfatto i fan della serie, non tanto per il cambio di personaggio quanto per la sorte toccata alla primogenita di Ned Stark.
Gli autori hanno spiegato che il cambio di personaggio è stato fatto perché i telespettatori avevano investito molto in Sansa, e gli sembrava poco sensato far interpretare una scena così forte ad un personaggio che non si è quasi mai visto e che non avrebbe avuto lo stesso impatto. Per la cronaca Sophie Turner, interprete di Sansa, ha spiegato di non essersi scandalizzata per quella scena, anzi di averla amata: ‘Mi è piaciuto che Ramsay e Theon dovessero guardare, è stato incasinato e certo, difficile da girare: ho fatto sentire cattivissimo il produttore Bryan Cogman che ha sceneggiato quella scena, gli ho detto che non potevo credere mi stesse facendo questo, ma in realtà ne ero segretamente compiaciuta‘.
Ma le spiegazioni sono arrivate ‘tardi’, almeno per i fan che si sono scatenati su Twitter: la scena dello stupro di Sansa è solo l’ultima di tanta violenza verso le donne, e tra tanti telespettatori comuni, da segnalare anche il critico tweet di una senatrice americana che ha annunciato il suo addio a Game of Thrones, che per la cronaca, sia esso serie tv o serie di libri, non è mai stato un prodotto per ‘signorine’, ma ha sempre avuto scene di nudo e violenza.
Inondato di email dai fan, George R.R. Martin difende la serie tv, e ricorda che gli sceneggiatori hanno piena licenza creativa di cambiare il suo materiale: l’autore cita Scarlett O’Hara di Via col vento, che nel libro aveva 3 figli, uno nel film e nessuno nella vita reale, e parla di prodotti differenti destinati a pubblici differenti. Le differenze tra i libri de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e Game of Thrones – conclude inoltre l’autore – ci sono sempre state, i produttori tentano di fare il miglior prodotto possibile e alla fine per quanti cambi ci saranno, il finale di libri e serie tv tornerà a convergere. Basterà questo per placare i fan?