Sembrava destinata al’estinzione, ed invece ora è pronta a rivivere e a diffondersi in tutto il nostro Paese: non stiamo parlando per una volta di una specie animale, ma di un altro tipo di biodiversità, un fiore. È la Garden Club Biella, una varietà di rosa considerata la più profumata e rara d’Italia, pronta ad esordire come una star hollywoodiana in occasione della manifestazione Giardinity presso Villa Pisani Bolognesi Scalabrin a Vescovana, in provincia di Padova.
Il rosso fiammeggiante e i petali carnosi del fiore sono niente in confronto al suo intenso e riconoscibile profumo, che rendono il Garden Club Biella una rosa così magnifica da sedurre alla prima annusata. Ma ancora più incredibile è la storia che c’è dietro questo fiore, poiché sembrava ormai estinto, e l’ultimo esemplare è stato trovato in casa di un’esperta botanica, per pura volontà del Caso, che ne ha intuito il valore preservando la rosa da una fine che sembrava inevitabile. Mimma Pallavicini, questo il nome dell’appassionata di botanica, blogger e scrittrice del verde, come lei stessa ama definirsi, ha trovato la rosa nella sua casa a Donato, un paesino di 700 anime collocato ai piedi delle Alpi biellesi, una scoperta straordinaria e del tutto involontaria, come racconta lei stessa ai media: ‘Quando nel 1991 acquistai la casa a Donato nemmeno la notai nascosta com’era sotto pergola. Fu una forte nevicata a farla uscire allo scoperto e subito il suo profumo, quando finalmente riprese a fiorire, fu la prima cosa che attirò la mia attenzione. C’era qualcosa di strano: era simile a una rosa antica ungherese, la Gruss an Tepliz, pur discostandosene per alcuni caratteri. Le sue bacche arancioni erano tipiche della rosa moderna, come pure le foglie‘.
Ma la storia è appena agli inizi: per dieci anni Pallavicini ha incontrato esperti per chiedere lumi sulla sua rosa così particolare, ha percorso in lungo e in largo la provincia per trovare altre rose come la sua, invano. Una sera il fiore arriva al Garden Club, messo in piedi nel Biellese da alcune signore appassionate di giardinaggio, e le presenti, immediatamente conquistate da quel profumo irresistibile, hanno deciso che quella rosa doveva crescere e diffondersi: così, dopo aver contattato i due vivaisti Piera Ramella e Franco Verimaro, in 18 mesi la Garden Club Biella è divenuta realtà, con 30 piante pronte ad essere immesse sul mercato, ed altre 300 saranno pronte entro un anno. Parte del ricavato della vendita delle piantine andrà ad una onlus che opera nel settore sanitario, ma quel che conta è che la Garden Club Biella non è più sola al mondo, salvata miracolosamente da un destino di estinzione che pareva ineluttabile.
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