In un periodo in cui il caro energia sta incidendo tantissimo sulle nostre vite, in molti hanno pensato di passare al buon vecchio camino per riscaldare la casa. Ma questo non è sempre possibile: l’utilizzo è vietato. Scopriamo dove e cosa dicono le norme in Italia.
Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha peggiorato notevolmente la crisi energetica, che già faceva capolino da un po’ specialmente in Europa. In Italia, i prezzi dell’energia sono aumentati a livelli spropositati e per questo si cercano soluzioni alternative.
In molti hanno pensato che l’alternativa più semplice fosse il camino, il buon vecchio camino a legna che veniva usato da molte persone in passato. Ma attenzione: bruciare la legna è vietato! Ecco perché e quando la legge lo vieta perentoriamente.
Utilizzare il camino per riscaldare al posto del gas? Attenzione, ecco dov’è vietato
Il governo Draghi, in attesa delle elezioni del 25 settembre, sta mettendo a punto i piani di risparmio energetico per attutire il problema del caro energia.
In molti per attutire il peso delle bollette salate nel prossimo inverno avranno pensato di utilizzare i camini, bruciando la legna risparmiando così luce e gas. Ma non è possibile in Italia, o meglio non dappertutto.
Infatti, esistono vere e proprie multe per chi accende il camino, grazie a una legge in vigore in diverse regioni d’Italia, principalmente nel nord della nostra nazione.
La legge è nata con lo scopo di migliorare l’aria inquinata, evitando le emissioni di CO2. Secondo l’Arpa, il 39% delle emissioni di PM10, infatti, sono dovuti proprio all’uso dei camini e delle stufe a pellet, molto utilizzate nelle case del Nord Italia.
Per questi motivi, molte regioni hanno decretato il divieto di utilizzo dei camini e della legna, a meno che non si posseggano impianti di ultima generazione, cosa che però porta a una spesa maggiore per l’installazione e l’acquisto.
Tra le regione interessate al divieto ci sono La Lombardia, dove la multa può arrivare fino a 5000 euro dove però ci sono delle deroghe predisposte per chi ha i caminetti e gli impianti con potenza al focolare fino a 10kW, utilizzati saltuariamente per scopi ricreativi o gli impianti storici.
Seguono poi anche il Piemonte, l’Emilia Romagna, il Veneto e la Toscana, dove i divieti di usare la legna per i camini diventa sempre più stringente e le proteste da parte dei cittadini si fanno sentire.
Come fare quindi per risparmiare sui costi delle bollette e per il caro energia?
Immaginare le città invase dai fumi dei camini, come secoli fa, è inimmaginabile, ma sicuramente utilizzare i camini e le stufe a pellet può essere una soluzione per aiutare le famiglie a risparmiare su gas e energia.
Ma il governo e la situazione ambientale non lo permettono, per cui cosa bisogna fare per risparmiare?
I consigli sono tanti: meno docce, spegnere le tv in standby, utilizzare gli elettrodomestici solo in alcuni momenti della giornata e cercare di non accendere i riscaldamenti per troppe ore durante il giorno.
Al momento, quello che il governo sta facendo per aiutare le famiglie è istituire dei bonus sociali, che possono aiutare chi non ha un reddito alto a pagare le bollette con più tranquillità, anche se il problema resterà comunque a meno che non si risolva la crisi energetica.