Le quotazione del gas sono scese e con loro lo faranno anche le bollette di gennaio, precisamente si prevedono cali del 30%.
A dicembre le quotazione sono scese a 52 euro al megawattora, questi livelli sono i minimi registrati durante il 2022. A febbraio ci saranno nuove revisioni per cittadini e piccole imprese per quanto riguarda il costo del metano.
Dopo l’energia elettrica ora è la volta del gas e con il prossimo aggiornamento, previsto nei primi giorni del mese prossimo, i prezzi del metano destinato a piccole imprese e nuclei familiari, sono destinati a calare.
Si tratta di una buona notizia, anche perché questa differenza di tariffe non è da poco, se il costo della luce era sceso del 19%, per il gas tale valore è anche maggiore.
Anche se già da adesso il gas si sta abbassando, gli effetti li avvertiremo a febbraio.
Fino a poco tempo fa i cambiamenti di prezzi venivano registrati ogni 3 mesi e in realtà per l’elettricità è ancora lo stesso, invece per il gas è stata introdotta una nuova regola.
La decisione abbastanza recente prevede tariffe più sensibili alle variazioni dei prezzi a livello internazionale, per la precisione, l’aggiornamento avviene ogni mese.
Il meccanismo è stato introdotto a ottobre scorso ma è entrato in vigore insieme al nuovo anno. Secondo questo, il calcolo del mese corrente avverrà a febbraio, ecco quindi che i consumatori vedranno i benefici economici. Per questo motivo le bollette di adesso sono ancora alte.
Queste regole riguardano il mercato tutelato, ovvero le tariffe dell’Arera, mentre le altre vengono regolate da contratti del mercato libero e possono essere convenienti o meno, a seconda del momento.
Il crollo delle quotazioni del metano porterà anche un beneficio importante per quanto riguarda l’inflazione. Infatti anche questa sarà minore e speriamo davvero che ci sia un adeguamento al ribasso di tutti i prezzi, anche perché ultimamente è stato proprio l’opposto.
Questi sono in effetti esplosi insieme a quelli dell’energia e adesso dovrebbero calare con la stessa velocità. C’è un po’ di scetticismo in merito e tutti attendono quello che avverrà a febbraio.
Il mercato sta scendendo per un insieme di fattori come l’inverno mite, il calo della domanda e la crisi cinese. L’economista Alberto Clò ha parlato di tutto ciò, affermando che il buon clima a cui abbiamo assistito nei mesi che invece dovevano essere invernali, ha portato a una diminuzione della domanda di gas per scaldare gli ambienti.
Altro fattore come dicevamo è la situazione economica della Cina, infatti la crisi di Pechino ha raffreddato la domanda di energia a livello internazionale.
Clò assicura che il calo dell’inflazione a febbraio non è una previsione ma una certezza.
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