La folle corsa del prezzo del Gas, la crisi energetica e la guerra russo-ucraina che non vede vie di uscita, hanno portato la comunità europea a vagliare delle misure per fronteggiare tutto ciò. Anche l’Italia farà la sua parte con il piano di risparmio energetico al vaglio del Consiglio dei Ministri.
Era in discussione già da alcune settimane, del resto, con il piano Ue che impone a tutti gli stati membri dei tagli per il risparmio energetico, soprattutto per quanto riguarda il gas, del 15%, anche l’Italia ha dovuto varare il suo pacchetto di misure.
Con le sanzioni mosse dalla Ue, nei confronti della Russia e le, conseguenti, “rappresaglie” di Mosca arrivate fino al razionamento del gas venduto in Europa, mediante il gasdotto Nord Stream, il nostro continente ha dovuto fare i conti con questa crisi senza precedenti.
Non sono bastate, non basteranno i tentativi di diversificare gli approvvigionamenti da altri stati. Non si è pronti per le energie alternative di conseguenza l’unica misura immediata che l’Unione Europea può attuare è quella di risparmiare quanto più possibile sul consumo del gas.
L’Italia, grazie anche al Governo Draghi, era riuscita in qualche modo a tamponare, tanto è vero che i nostri impianti di stoccaggio sono pieni al 80%, ciò nonostante anche qui da noi si dovrà subire un taglio al consumo del gas.
In particolare nel nostro Paese il taglio sarà solo del 7%, proprio grazie alle misure messe in campo dal Governo. Da giorni si stavano studiando alcune misure ed alla fine sono arrivate.
Le proposte del Ministro Cingolani, il ministro per la transizione ecologica, vagliate dal CDM la settimana prossima saranno scritte su decreto.
Confermati quindi il grado in meno per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento di edifici residenziali sia pubblici che privati. Si passa dai 20 gradi attuali ai 19 gradi e viene ridotto anche il consumo giornaliero. I riscaldamenti saranno accesi per un’ora in meno al giorno.
Questo dovrebbe permettere di stare in quel 7% di risparmio chiesto dalla comunità europea.
Allarmi, però, arrivano da più parti per quanto riguarda l’industria italiana. Nonostante tutti questi sforzi e gli impianti di stoccaggio quasi del tutto pieni, per Confindustria mancherebbero comunque 4 miliardi di metri cubi di gas.
Per Bonomi, presidente di Confindustria, questo si traduce in 1/5 di industrie italiane che saranno costrette a fermarsi. Si chiedono quindi scelte anche drastiche e responsabili e la parola razionamento non sembra poi così lontana o fuori luogo.
Intanto la settimana prossima dovrebbe esserci anche un decreto finalizzato a calmierare i prezzi delle bollette per venire incontro alle famiglie italiane.
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