Il prezzo del gas si ristabilizza ai livelli pre-guerra in Ucraina. A quanto pare il costo attuale è di 64,75 euro per megawattora. La presidente della Commissione europea esulta per questo traguardo.
Dopo mesi di preoccupazione dovuta al vertiginoso aumento del prezzo del gas, la comunità europea può tirare un sospiro di sollievo.
Il prezzo del gas scende nuovamente ai livelli pre-guerra e le istituzioni europee esultano.
Il prezzo del gas ritorna ai livelli prima della guerra in Ucraina
Dopo mesi di innalzamento del prezzo del gas, dovuto alla guerra in Ucraina e alla posizione intrapresa dai vari stati europei nei confronti della Russia, ora si può tirare un sospiro di sollievo.
A quanto pare infatti il prezzo del gas è ritornato a 64,75 euro a megawattora. Praticamente gli stessi livelli che vi erano prima dell’inizio del conflitto.
Questo non solo grazie alle sanzioni rivolte a Mosca e al tetto imposto al prezzo del gas, ma anche ad una cosciente riduzione dei consumi da parte degli stati, facilitata da un inverno essenzialmente mite.
“La Russia ha sfruttato la nostra dipendenza energetica, ha provato a ricattarci ma ha fallito”.
Afferma la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.
Aggiungendo che nonostante Putin abbia tagliato l’80% delle sue forniture di gas, l’Europa è riuscita a compensare adeguatamente la mancanza senza raggiungere il blackout.
Il traguardo è stato, spiega la Von Der Leyen, attraverso l’introduzione del price cap al gas e attraverso gli aumenti dei permessi per le rinnovabili.
Infine la presidente della Commissione ha concluso affermando che l’Unione Europea continuerà ad aiutare l’Ucraina “nella maniera da loro richiesta e per tutto il tempo necessario”.
Le conseguenze degli aumenti sulla popolazione
La guerra in Ucraina e l’opposizione che i paesi europei hanno dimostrato nei confronti della Russia, hanno fatto sì che l’Europa cadesse in una profonda crisi economica.
Questo a causa del vertiginoso aumento dei prezzi dei combustibili e dell’elettricità. Diversi stati infatti sono stati costretti ad imporre delle limitazioni nell’utilizzo dei caloriferi, tentando di diminuire il consumo.
Molta gente inoltre si è trovata in serie difficoltà a causa degli aumenti di bollette e non solo. Questo essenzialmente perché il costo della vita è salito, ma non è accaduto lo stesso per i salari dei lavoratori.