La Corte di Giustizia UE si è pronunciata riguardo alla sentenza sulla legge francese che vieta ai gay di donare il sangue, in quanto potrebbe esserci un rischio maggiore di trasmissione di Aids. L’organismo dell’Unione Europea ha fatto notare che questa disposizione può violare il diritto alla non discriminazione in merito a ragioni di orientamento sessuale, per cui ha precisato che, nell’applicazione della legge, bisognerebbe dimostrare che il rischio di trasmissione di Aids o di altre infezioni gravi sia effettivamente maggiore per gli uomini omosessuali.
La Corte Europea ha detto che l’esclusione permanente dalla donazione di sangue per uomini che abbiano avuto rapporti omosessuali deve essere giustificata. Secondo i dati che sono a disposizione delle autorità francesi, sarebbe risultato che proprio i gay costituirebbero in gran parte coloro che sono più colpiti dall’Aids in Francia a causa di rapporti sessuali non protetti.
Lo ha comunicato la stessa Corte UE, che ha messo in evidenza come l’incidenza della malattia tra gli omosessuali uomini sia di 200 volte superiore al livello che vale per il resto della popolazione, almeno in Francia. Secondo i giudici europei, quindi, alla luce di questi dati, un divieto permanente di donazione del sangue potrebbe essere giustificato.
La Corte ha chiesto pure alla Francia di verificare dati più recenti sull’incidenza dell’Aids nel Paese e di vedere se ci siano tecniche più avanzate per individuare la malattia, in modo che da un lato possano essere gestite in piena sicurezza le trasfusioni di sangue e, dall’altro, possano essere evitate discriminazioni per i donatori.