Gay Pride: centinaia di migliaia di persone sono scese nelle strade di San Paolo per l’annuale parata LGBTQ+ dopo due anni di eventi virtuali tenuti a causa della pandemia di Coronavirus.
Il Gay Pride in Brasile ha fatto accorrere migliaia di persone in strada che hanno gremito ogni via. Il 26 ° evento nella città brasiliana si è svolto all’insegna dello slogan “Vota con orgoglio – per le politiche che ci rappresentano”, in riferimento alle imminenti elezioni presidenziali di ottobre. Il leader in carica di estrema destra, Jair Bolsonaro, ha affrontato le critiche dei manifestati che hanno esibito cartelli chiedendo le sue dimissioni. Il presidente, che si è definito “orgogliosamente omofobo“, si confronterà con il rivale di sinistra Lula da Silva, attualmente in testa ai sondaggi.
Per l’evento del Gay Pride, San Paolo si è trasformato in una festa arcobaleno a cielo aperto, con carri colorati che hanno attraversato le strade. La marcia è partita dalla strada principale, Paulista Avenue, avanzando verso Roosevelt Square. Tra la folla c’era Braulio da Silva, 31 anni, insegnante di scuola elementare, che ha elogiato il tema dell’evento: “Non puoi tacere, non puoi più essere sottomesso. È ora di prendervi uno schiaffo in faccia”, ha detto.
Nel frattempo, il tecnico infermieristico Gleydon Santos, 26 anni, ha affermato che la parata “dimostra alla società che siamo presenti, che siamo un numero sufficiente per fare la differenza nella politica e nella società stessa“.
L’organizzatrice dell’evento, Claudia Garcia, ha dichiarato: “Dopo due anni senza edizioni di persona, è un immenso piacere tornare in piazza e far tenere ben presente al pubblico la sua responsabilità di sostenere i rappresentanti che si impegnano per un Brasile più giusto ed egualitario“.
Il matrimonio – tra persone dello stesso sesso – in Brasile è stato legalizzato nel maggio 2013. Tuttavia, il paese registra uno dei tassi di omicidio LGBTQ+ più alti al mondo. Nel 2020 il numero di persone transgender uccise in Brasile sarebbe aumentato del 70%, con un incremento anche dei tassi di suicidio.
Un dato molto allarmante che fa capire quanto la discriminazione verso la comunità sia molto pressante ed elevata, tanto da ottenere il primato in tutti i paesi del mondo, in cui le disuguaglianze e gli atti violenti nei confronti delle persone LGBTQ+ è all’ordine del giorno: il Brasile, però, resta il Paese con un maggior numero di vittime, sia per omicidio che per suicidio.
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