Come era stato annunciato, il colosso energetico della Russia Gazprom ha bloccato ufficialmente le forniture di gas all’Europa. Uno stop temporaneo, dicono, ma che molti pensano possa prolungarsi.
Gazprom ha fermato le forniture di gas dalla Russia verso la Germania: questo è accaduto all’alba di questa mattina, ora italiana, come annunciano gli operatori tedeschi che lavorano al condotto Nord Stream 1.
Un’azione che dovrebbe essere temporanea ma che, per Berlino, è una mossa di Mosca per usare il condotto del gas come un’arma contro l’Europa. Ecco come è attualmente la situazione.
Gazprom blocca la diffusione del gas in Germania: cosa sta succedendo
La società energetica Gazprom, colosso dell’energia in Russia, ha bloccato per tre giorni il flusso di gas nel gasdotto Nord Stream 1, che si trova in Germania.
Questo è uno dei canali principali per l’arrivo delle forniture di gas dalla Russia in Europa e, secondo un comunicato della società, era necessario chiuderlo per lavori di manutenzione imminenti, che dovrebbero durare solo fino al 3 settembre.
La Germania come sappiamo è molto dipendente dal gas russo e, in queste ore, ha accusato la Russia di utilizzare il Nord Stream 1 come una vera e propria arma in questa situazione di conflitto.
La Russia, intanto, insiste con l’affermare che questi problemi di interruzione periodici sono dovuti alle sanzioni ricevute a causa della guerra in Ucraina.
Il portavoce del governo di Putin, Dmitry Peskov ha dichiarato che il suo Paese garantisce per il funzionamento del condotto, tranne che per questi momenti di problemi tecnici. Ma le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia, dichiara il portavoce, non consentono la normale manutenzione dei condotti, come il lavori di riparazione.
L’Europa verso la crisi energetica?
Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, uno dei problemi maggiori per l’occidente è stato quello della dipendenza del gas dalla terra di Vladimir Putin.
Purtroppo, molti paesi europei e occidentali hanno sempre dipeso dalla fornitura di gas russo e ora, con le sanzioni poste al governo Putin, le ripercussioni si fanno sentire.
La Russia, infatti, ha già sospeso le forniture a Bulgaria, Danimarca, Finalndia, Paesi Bassi e Polonia. Man mano, sta riducendo anche i flussi attraverso altri gasdotti presenti in Europa (vedi appunto Nord Stream 1 in Germania).
Il mercato dell’energia in Europa è già abbastanza in bilico e questa nuova interruzione da parte della Russia non capita proprio a fagiolo. Infatti, i prezzi del gas sono alle stelle e tutto si sta ripercuotendo sulle spese dei cittadini.
Si prevede, quindi, ulteriore pressione per i Paesi Europei, che dovranno far fronte ancora una volta a una fornitura minore di gas.