La dieta mediterranea è, forse, una delle più complete al mondo, per l’apporto di tutte le sostanze nutritive che dà al nostro organismo. Eppure, in alcuni Paesi europei, si pensa che tutto ciò non basti. E uno studio inizia a proporre anche, nel piatto, larve ed insetti.
Si tratta di cibi che vengono consumati, per lo più, in Oriente. Ma in Gran Bretagna li definiscono fonti di proteine.
Non è, di certo, nella nostra cultura portare gli insetti a tavola. In Oriente sono addirittura un piatto prelibato, ma dalle nostre parti proprio no. Eppure c’è una ricerca che dice che, sono proprio insetti e larve a dare un maggior e nuovo apporto di proteine rispetto a quelle che già assumiamo con la nostra dieta.
Di cosa si tratta nello specifico? Formiche, insetti e larve al posto della carne. Ebbene sì: questo tipo di esperimento è quello che sta portando avanti un gruppo di ricercatori e docenti delle Università di Cardiff e Uwe di Bristol. Portare in tavola questi nuovi alimenti in sostituzione di quelli più comuni. Per “assaporare” nuovi gusti? No, semplicemente perchè possono essere una maggiore fonte di proteine, da sostituire o affiancare anche a quelle vegetali che già conosciamo.
Una dieta ecologica e anche sostenibile. Per provare e, anche per studiare l’atteggiamento davanti a questi nuovi cibi, i ricercatori li hanno proposti nelle mense scolastiche inglesi dei bambini dai 5 agli 11 anni.
Cambio di dieta sì, ma anche miglioramento della salute e salvaguardia del pianeta: almeno questo è lo scopo finale di questa insolita ricerca.
Ma cosa verrà offerto ai bambini? Sono state selezionate ben 4 scuole dove, ai bambini, verrà offerto un mix di insetti e proteine vegetali, dal nome molto particolare: VeXo. Si tratta di una specie di sugo che combina insieme questi due elementi. Ma ci saranno anche pasti a base di insetti saltati in padella.
La spiegazione a tutto questo l’ha data uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff: “Vogliamo che i bambini pensino a proteine alternative” – spiega il dottor Bear. Perché non è del tutto una novità che l’uomo si nutra di insetti, poiché lo fanno già più di un miliardo di persone. Ciò che fa storcere un po’ il naso è immaginarli sulle nostre tavole, magari al posto di un buon piatto di pasta o di una succulenta bistecca.
È vero: da un lato il pianeta chiede aiuto e l’uomo deve rispondere cercando di rispettarne tempi e ritmi. Ma un cambio radicale così a tavola, è difficile da affrontare.
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