[didascalia fornitore=”ansa”]Il messaggio firmato Facebook in vista dell’entrata in vigore del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati[/didascalia]
Federprivacy lancia una sorte di allarme sull’adeguamento al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per piccole imprese italiane e per la Pubblica Amministrazione: “Pmi e Pa avranno bisogno di tempo” per mettersi in regola in maniera soddisfacente. Ce ne ha parlato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy.
“A parte la maggioranza delle grandi aziende che hanno affrontato per tempo il tema del Gdpr, per pmi e pubbliche amministrazioni saranno necessari diversi mesi prima che si possa auspicare di vedere un livello di conformità accettabile e, come nel caso dell’euro, occorre un loro cambio di mentalità”, ha dichiarato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, durante il Privacy Day Forum, svoltosi a Roma in coincidenza dell’avvio del nuovo regolamento europeo.
“Siamo di fronte a un passaggio epocale per l’Ue – ha sottolineato Bernardi – che sta generando molta agitazione, e che per certi versi ricorda quello del 2002 quando fu introdotto l’euro come moneta unica: benché previsto un periodo di un anno di coesistenza con la lira, sia a cittadini che alle imprese fu poi necessario un periodo molto più lungo per abituarsi”.
In collaborazione con AdnKronos
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