Un atto di gentilezza può costare caro, carissimo. L’ha scoperto a sue spese un gelataio di Torino che ha regalato una spruzzata di panna a due clienti senza riportarla sullo scontrino. Valore della panna: 0,50 euro. Costo della multa, mille volte tanto: 500 euro.
La notizia è stata riportata dal Messaggero: il gelataio torinese Cristian Ciacci ha servito due clienti che avevano chiesto due coppette di gelato, una con panna. La spruzzatina di panna ha deciso di regalarla e non l’ha riportata sullo scontrino. I due clienti hanno ringraziato e sono usciti dalla gelateria. Durante la loro passeggiata sono stati fermati da quattro finanzieri in borghese che hanno chiesto l’esibizione dello scontrino. Scontrino dal quale risultavano due coppette gelato semplici, quindi senza panna.
I finanzieri hanno raggiunto il gelataio per contestare l’evasione. Al che Ciacci ha spiegato che i 50 centesimi non erano stati evasi, non erano stati pagati affatto, trattandosi di un regalo. Niente da fare, la contestazione, salatissima, è comunque scattata: 500 euro. La normativa, infatti, esige la tracciabilità della merce e di qualunque operazione effettuata dagli esercenti, anche per autoconsumo o a titolo gratuito.
Il gelataio, esterrefatto e deluso, al momento non sa se contesterà la multa: “Io mi sento in buona fede – dichiara – ma non so se contesterò la sanzione perché non posso rubare tempo alla mia attività commerciale. D’altra parte però se evitassi di contestare sarebbe come un’ammissione di colpa”.
Alcuni anni fa ha destato scandalo una vicenda simile, suscitando anche reazioni da parte del mondo politico: un salumiere campano ha regalato un panino ad un disabile. I finanzieri hanno chiesto l’esibizione dello scontrino, inesistente, e non hanno voluto sentire ragioni: multa!