C’è gelatina animale nelle caramelle gommose. Cos’è? Qual è la sua composizione? Questo ingrediente, chiamato colla di pesce, il più delle volte può passare anche inosservato, eppure è presente in molte preparazioni per dolci, per torte e budini e nelle classiche caramelle colorate dall’aspetto gommoso. Questa sostanza viene indicata con la sigla E441 e può essere utilizzata come ingrediente principale o come additivo. Se si vuole seguire un’alimentazione vegetariana o vegana, bisogna prestare una certa attenzione e verificare con esattezza se nell’etichetta è indicata la sigla E441.
La composizione
A discapito del nome, che fa riferimento al pesce, la gelatina delle caramelle gommose non è detto che si componga di ingredienti che derivano dai prodotti ittici. Soltanto all’inizio del suo impiego veniva sfruttato veramente il collagene che si trova nella vescica natatoria degli storioni. Esso veniva lavorato, per ricavarne un composto colloso. Oggi la gelatina alimentare deriva soprattutto dagli scarti della macellazione dei suini e dei bovini. Quella gelatina che troviamo nelle marmellate confezionate, nelle caramelle e nei preparati dolciari è costituita da collagene derivante da ossa e pelle di maiali e bovini.
I possibili effetti
La gelatina alimentare di derivazione animale non è così innocua come si possa pensare. Può avere anche degli effetti sulla salute non indifferenti. Dalle ricerche effettuate sull’argomento è emerso che questa sostanza può determinare l’insorgenza di allergie e di disturbi digestivi. Da ricordare, inoltre, che proprio questa sostanza è presente anche nei vaccini, creando diversi problemi. Proprio assunta sotto forma di vaccinazione, ha dato riscontro a reazioni di carattere allergico, difficoltà respiratorie, vertigini, perdita di peso e nausea.
Le alternative
La gelatina di origine animale potrebbe essere sostituita da quelle vegetali. Esse rappresentano delle ottime alternative alla tradizionale colla di pesce. Fra le alternative da utilizzare, possiamo ricordare l’agar agar, estratto dalle alghe rosse. Il nostro organismo non lo assorbe in grandi quantità, per cui non dovrebbe avere particolari effetti sulla salute. Molto interessante è anche la carragenina, che viene estratta sempre dalle alghe rosse. In base alle indicazioni delle tabelle dell’Unione Europea, non si dovrebbe superare il 5% del dosaggio, per non incorrere in disturbi digestivi. Un’altra alternativa alla gelatina di origine animale è rappresentata dalla pectina. E’ estratta dalle pareti cellulari di piante e frutti e viene spesso utilizzata come addensante, per mettere a punto creme, salse, bevande e marmellate. Le gelatine di origine vegetale le possiamo trovare anche in erboristeria, in polvere o in forma liquida. Il nostro organismo riesce a smaltirle facilmente.