[didascalia fornitore=”Ansa”]Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis[/didascalia]
La Corte di Cassazione ha confermato l’adottabilità della bambina avuta da Gabriella Carsano, oggi 58 anni, e il marito Luigi Deambrosis, di 70, noti alle cronache come i “genitori-nonni” dopo che fu loro sottratta la figlia perché considerati inadatti. Nella sentenza i due anziani genitori di Casale Monferrato sono stati definiti incapaci di “comprendere quali siano i bisogni emotivo-affettivi e pratici” della bimba, con il padre in particolare “totalmente dipendente” dai desideri della moglie “chiusa in un processo narcisistico”. Nella decisione, gli ermellini hanno tenuto conto non tanto del singolo episodio dell’abbandono in auto: pur non presentando “caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica” e pur avendo collaborato con le “indicazioni” dei servizi sociali, i magistrati hanno riportato “valutazioni tecniche”, emerse nei giudizi di merito, “univocamente negative in ordine all’idoneità genitoriale”.
“È una sentenza che non si può neanche commentare. Non abbiamo null’altro da dire”, ha commentato il padre raggiunto telefonicamente nell’abitazione di Mirabello da Repubblica. La sentenza arriva dopo che il Procuratore generale della Cassazione, a cui la coppia si è rivolta “per revocazione”, aveva chiesto il 1° dicembre 2017 che venisse loro restituita la bambina, data in adozione poco dopo la nascita.
La piccola fu portata via ai genitori naturali dopo che i vicini di casa denunciarono il padre per averla ingiustamente abbandonata in auto: da allora è iniziato un lungo iter processuale che ha confermato in tre gradi di giudizio l’adottabilità della piccola.
Il Pg della Cassazione Francesca Ceriani aveva sostenuto che il fatto che la bimba “sia stata adottata non può ottenere tutela perché si tratta di una situazione la cui genesi non è legale”.
La vicenda era finita su tutte le pagine dei giornali. Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis avevano tentato per anni di aver figli fin dai primi anni Novanta, provando ogni cura e percorrendo la via dell’adozione, nazionale e internazionale, senza successo a causa dell’età avanzata. Nel 2009 la coppia era ricorsa alla fecondazione eterologa all’estero, dando alla luce una bambina.
In avanti con gli anni, erano stati ribattezzati i genitori-nonni di Mirabello, nel Monferrato, dopo che la loro storia era finita tra le pagine della cronaca nazionale. Dei vicini avevano denunciato il padre per aver abbandonato in auto la figlia per 40 minuti; l’uomo ha sempre spiegato che si era trattato di non più di 4-5 minuti, il tempo di andare a prendere il latte scaldato e andare dalla madre.
La vicenda era finita in tribunale che aveva tolto loro la bambina, giudicandoli inadatti senza mai fare direttamente cenno alla loro età. La sentenza era stata confermata in tre gradi di giudizio ma la coppia si era rivolta in Cassazione per “revocazione”, la possibilità cioè di riaprire sentenze civili passate in giudicato qualora si presentino nuove circostanze.
In questo caso, si trattava dell’assoluzione definitiva di Luigi Deambrosis dal reato di abbandono di minori per il quale era stato aperto un processo dopo la denuncia dei vicini.
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