Genitori picchiano maestra in centro a Taranto: era stata arrestata per maltrattamenti sui bambini

Polizia

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Dopo le minacce le botte. A Taranto due genitori hanno picchiato la maestra arrestata lo scorso anno per maltrattamenti sui bambini. Come ha confermato il legale della donna, la coppia l’aveva già minacciata più volte appostandosi sotto la sua abitazione ed era stata già denunciata, ma non è bastato a fermarla. L’aggressione è avvenuta in pieno centro cittadino davanti ai passanti che hanno assistito alla scena: appena uscita da un negozio, la donna è stata raggiunta dai due che l’hanno malmenata in quella che appare a tutti gli effetti una sorta di spedizione punitiva. Dopo l’aggressione la maestra si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata per farsi medicare e ha presentato denuncia contro gli aggressori al primo posto fisso di polizia incontrato e anche al comando provinciale dei Carabinieri.

L’insegnante era stata fermata lo scorso luglio al termine delle indagini eseguite dai militari dell’Arma con l’aiuto delle telecamere piazzate nella classe della scuola materna: le immagini avevano mostrato le ripetute condotte violente, come spinte, schiaffi e strattonamenti ai danni dei bambini, di circa 3 anni di età.

Gli elementi raccolti a carico della maestra, che negli anni scorsi lavorava in un istituto privato, secondo la pm Antonella De Luca denoterebbero “incapacità nel gestire i piccoli alunni durante l’orario scolastico, mancanze cui la stessa ha tentato di sopperire con aggressività e violenza sia fisica sia psicologica”.

Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno riscontrato “situazioni di pericolo create dall’insegnante con le proprie azioni, che rischiavano di provocare ben più gravi conseguenze in danno dei minori” che pure, scrivono gli investigatori, “subita una prima aggressione fisica, tentavano di riavvicinarsi alla maestra, cercando di essere in qualche modo consolati” ma “venivano dalla stessa ignorati oppure nuovamente afferrati con forza”.

La donna dovrà rispondere delle accuse di maltrattamento nel processo che inizierà il prossimo 3 maggio.

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