Il nuovo anno è andato ad aprirsi con un vero e proprio aumento delle spese di gestione dei conto corrente in banca, sia per i tradizionali che hanno visto un aumento di 132 euro che per quelli on-line, con un incremento di 90 euro.
Un aumento che soprattutto legato al canone annuo e alle commissioni da pagare nel momento in cui si effettuano delle operazioni allo sportello.
In questo periodo in cui la vita risulta essere molto più costosa, non vengono risparmiati nemmeno i conto correnti e in particolar modo le spese ad esso collegate.
Infatti, i conto corrente bancari risultano essere il prodotto che nel 2022 ha visto uno dei più alti rialzi per i costi di utilizzo andando così a provocare un aumento molto alto per le tasche dei vari clienti.
Ad analizzare i dati ci hanno pensato l’Osservatorio SOStariffe.it insieme a ConfrontaConti.it i quali sono gli autori dell’indagine.
Insieme sono riusciti ad analizzare l’evoluzione di questo settore durante gli ultimi 12 mesi andando a confrontare gli ultimi dati con quelli di febbraio del 2022.
In questo modo si è potuto scoprire che il costo medio per quanto riguarda il conto corrente tradizionale è di 132 euro per ogni correntista.
Invece, se si fa riferimento ad un conto corrente on-line, il costo medio è di 90 euro nell’arco di 365 giorni.
Attraverso l’indagine portata avanti da ConfrontaConti.it e SOStariffe.it è possibile quindi venire a conoscenza del fatto che ci troviamo di fronte ad un aumento del 7% delle spese inerenti al conto corrente.
In ogni caso è bene sottolineare che si è registrato un picco del 26% e che oggi e conto corrente online risulta essere molto più conveniente di quello classico anche perché permette di risparmiare fino a 129 euro nel corso di un anno.
Infatti, un conto corrente tradizionale ha un costo molto più alto che si traduce in un aumento del 5% trasformandosi quindi in un valore di 116 euro.
Infatti, la modalità Home Banking risulta essere quella più economica anche se, una modalità di utilizzo mista porta il correntista a spendere 152 euro all’anno.
A questo punto è lecito di chiedersi: ma per quale motivo i costi continuano ad andare al rialzo?
Una domanda che prevede numerose risposte. La prima è legata al fatto che bisogna essere consapevoli del fatto che ha un costo mantenere un conto corrente attivo e che quindi il canone annuo tende ad aumentare sempre di più.
Inoltre sono anche le commissioni applicate allo sportello che hanno un costo abbastanza elevata mentre, non manca un’assistenza diretta alla clientela abbastanza costosa.
Seguendo questa linea, è molto importante sapere che non è presente un aumento per tutte le voci di un conto corrente.
Il rialzo più evidente è inerente al canone annuale il quale ha visto un rincaro del 5% per quelle che sono le banche tradizionali mentre, per le banche on-line, l’aumento è dell’8%.
Risultano essere sempre più ricercati e rari i conti a zero spese che molto spesso vengono utilizzati soltanto a determinate condizioni, ossia, ad esempio, per i giovani che ancora non hanno compiuto i 30 anni di età.
Un’indagine che continua affermando che c’è stato anche un aumento generalizzato per quanto riguarda le commissioni allo sportello.
Il rincaro è stato rilevato per ogni aspetto a partire dai movimenti fino ai bonifici, prelievi e versamenti.
In poche parole, anche portare avanti delle operazioni allo sportello, comporta un aumento di spesa molto più alto se si fa il confronto con il 2022.
Ma in che modo quindi cercare di non spendere troppo? Esiste un modo per risparmiare, ossia quello di utilizzare le casse veloci automatiche.
Un esempio infatti è dato dal fatto che se si scelgono di effettuare dei prelievi dalla ATM della propria banca non si vanno a pagare commissioni a differenza di quando si effettua un prelievo verso un’altra banca la commissione.
In media, il consumo per i correntisti si aggira intorno ai 1,24 euro per banche online mentre per quelle tradizionali, la commissione è pari a 1,98 euro.
Se si parla invece di carte di credito, in questo caso i rincari risultano essere più o meno moderati.
Il canone annuo della carta di credito ha visto infatti delle modifiche marginali mentre la carta di debito risulta essere gratuita per la maggior parte delle volte.
Nell’indagine portata avanti da Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, sono state analizzati anche tre profili diversi di risparmiatori.
Per quanto riguarda la figura singola, il rincaro è stato soltanto marginale mentre per una coppia o per una famiglia, gli aumenti sono stati rispettivamente del 9 e dell’11%.
In tutti e tre i casi ciò che conviene di più è l’utilizzo di un conto on-line il quale porterebbe a risparmiare fino a 120 euro all’anno.
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