Un clima che sta cambiando mano mano, dove le stagioni sembrano diventare non più 4 ma 2, e dove anche a gennaio inizia a fare caldo. Questo è quello che ha osservato il satellite “Copernicus”.
Lui è il servizio di osservazione della terra dell’Unione Europea e ha reso note alcune informazioni che non sono, di certo, incoraggianti. Vediamo insieme quali.
Si chiama “Copernicus” e, dallo spazio, per conto dell’Unione Europea, osserva la Terra nei suoi contnui cambiamenti. Lui è un satellite, un vero e proprio servizio di osservazione che guarda dal vivo, e poi riporta i dati sulla terra, quali sono i cambiamenti più significativi e come possono essere affronttati.
Dalle ultime osservazioni fatte, Copernicus ha stabilito che il mese di gennaio appena finito è stato uno fra i più caldi della storia in Europa, il terzo per la precisione. Questi è stato preceduto soltanto da quello del 2020 e, ancora prima, da quello del 2007.
Ciò che però, ha osservato, è anche l’estensione dei ghiacci che, piano piano, si sta riducendo sempre di più. Il ghiaccio marino dell’Antartide, infatti, è il 31% al di sotto della media e, stando ai dati registrati dai vari satelliti, il più basso di gennaio registrato, ben al di sotto degli anni precedenti, a partire proprio dal 2017.
Anche il ghiaccio marino dell’Artide si sta riducendo: è del 4% al di sotto della media. Ma è il caldo a far maggior paura, secondo i dati registrati da Copernicus. Il mese di gennaio del 2023, come dicevamo, è stato il terzo più caldo della storia dell’Europa, sia per quel che riguarda la zona dei Balcani e, anche, l’Europa Orientale.
Basti pensare che, nel solo giorno di Capodanno, si è registrato un caldo record mai avutosi negli anni addietro. Sempre in questo periodo, anche le zone che vanno oltre il Circolo polare Articolo, in particolare quella delle Svalbard, ha fatto registrate anomalie di calore molto rilevanti.
Dalla Russia Occidentale, agli Stati Uniti, al Messico, il caldo è stato anomalo con temperature al di fuori ed al di sopra della media stagionale. Mentre, al contrario, temperature inferiori alla media si sono avute in Australia, in Siberia, in Afghanistan, in Pakistan e nei paesi limitrofi.
Caldo anomalo che aumenta e che si presenta in certi momenti dell’anno non ben specificati e ghiaccio marino che, invece, si riduce sempre di più. I cambiamenti climatici sono sempre più all’ordine del giorno e si manifestano in differenti maniere e modi.
Il ghiaccio che diminuisce sempre di più, specie nelle zone polari, è segno che c’ davvero qualcosa che non va alla Terra, ma soprattutto il dato registrato da Copernicus, ovvero che questo gennaio è stato il più caldo da qualche anno a questa parte, non può lasciarci indifferenti.
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