A Genova un uomo di 63 anni ha scagliato una freccia con una balestra verso un 41enne, stufo delle liti sotto casa. Morto in ospedale l’uomo di origini peruviane.
Stava litigando con un suo connazionale Romero Miranda Alfredo Javier, peruviano di 41 anni, quando è stato raggiunto dalla freccia. L’episodio in pieno centro storico a Genova. Adesso l’arciere è stato arrestato e accusato di omicidio: aveva invitato i due peruviani a smettere di urlare.
Infastidito dalle urla sotto casa, avrebbe perso la testa e dopo l’ennesima minaccia avrebbe poi deciso di passare ai fatti. Incredibile quanto accaduto in pieno centro storico a Genova, dove un uomo di 63 anni Evaristo Scalco ha scoccato una freccia con la sua balestra contro un uomo di 41 anni. Colpito dalla freccia dunque un peruviano, di nome Romero Miranda Alfredo Javier, che in quel momento stava discutendo pare con un connazionale.
E’ stata proprio questa lite, reiterata, secondo quanto riferito dall’arciere ai carabinieri, il motivo dell’aggressione. Scalco infatti si era sporto dalla sua finestra minacciando i due di smetterla di litigare, o di urlare, ma questi pare abbiano risposto solamente con altre minacce, e gettando oggetti contro la finestra.
Adesso il 63enne è stato arrestato, e accusato di omicidio, visto che la grave ferita procurata al peruviano ne ha poi causato la morte in ospedale. Il tutto in pieno centro di Genova, dove dopo aver scoccato la freccia l’aggressore si è poi recato sul posto per tentare di estrarla dal corpo del 41enne.
Ma nel tentativo di estrarla, pare che la freccia si sia invece spezzata. A quel punto l’uomo di 63 anni ha dovuto contattare l’ambulanza, che ha trasportato il peruviano all’ospedale San Martino. Nonostante i tentativi dei medici però, l’operazione al fegato non sarebbe andata a buon fine, e il 41enne ha perso la vita dopo l’intervento.
Un gesto estremo, quello di scagliare con una balestra una freccia per strada, arrivato in seguito alle numerosi liti sotto casa. E’ stato questo il racconto dell’artigiano di origini veronesi, adesso in stato di fermo e accusato di omicidio.
Al culmine della sopportazione, ha raccontato alle forze dell’ordine, dopo le tantissime urla e i numerosi litigi. I due peruviani però – racconta Scalco – rispondevano solo con lancio di oggetti e altre minacce. I carabinieri, perquisita l’abitazione, hanno trovato altre frecce e altre armi costruite dallo stesso artigiano. Almeno trenta le frecce, insieme alla balestra, sequestrata dagli agenti all’appassionato di armi.
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