Francantonio Genovese, ex parlamentare del Pd poi migrato in Forza Italia, è stato condannato a 11 anni dal tribunale di Messina, nell’ambito del processo legato all’operazione ‘Corsi d’oro’, relativa all‘uso illecito di finanziamenti erogati dalla Regione siciliana a enti della formazione professionale.
Sulla testa di Genovese, ex sindaco di Messina, pesano diversi capi d’accusa: associazione a delinquere, truffa e peculato. I magistrati ritengono che fosse lui il deus ex machina dell’intero sistema di gestione delle cospicue risorse regionali per la formazione professionale.
Gli imputati in totale sono ventidue. Implicato anche il cognato di Genovese, Franco Rinaldi, ex deputato regionale del Pd, poi migrato anche lui in Forza Italia, che ha avuto una condanna a due anni e mezzo. Tra gli altri condannati anche le sorelle Schirò: Chiara, moglie di Genovese, ha preso 3 anni e 3 mesi; Elena, moglie di Rinaldi, 6 anni e 3 mesi. Condannato anche l’ex consigliere comunale di Messina, Elio Sauta, con una pena di 6 anni e 6 mesi.
Grazie a un articolato sistema orchestrato da Genovese, gli indagati sarebbero riusciti a ottenere finanziamenti extra, approvati dalla Regione, che erogava fondi propri insieme a quelli statali ed europei. Si parla di prestazioni simulate, affitti gonfiati, noleggio di attrezzature e pulizia dei locali in cui venivano tenuti i corsi. In generale i costi sarebbero stati gonfiati fino al 600%.
Gli enti gestiti da Genovese e quelli amministrati da suoi uomini di fiducia si sarebbero intascati decine di milioni di euro di finanziamenti.
In tribunale, quando è stata letta la sentenza, il parlamentare era assente. La decisione è giunta dopo circa dieci ore di camera di consiglio.