Questa mattina sulla Geo Barents di Medici senza frontiere si è verificato un evento straordinario. Fatima, una donna migrante, ha messo al mondo il piccolo Alì. La nascita è avvenuta precisamente alle 11:31 di questa mattina.
I migranti presenti sulla nave, a partire da questa mattina non sono più 254 ma 255. Il piccolo Alì infatti è venuto al mondo poco dopo che la sua famiglia è stata salvata dalla Ong. Attualmente però gli operatori di Msf richiedono un porto sicuro e cure urgenti per il piccolo, la madre e altre persone presenti sull’imbarcazione.
Questa mattina dunque si è verificato un bellissimo evento a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere. Una donna ha dato alla luce il piccolo Alì. Ora le persone a bordo della Ong sono ben 255.
Fatima, la madre del neonato, insieme agli altri suoi tre figli è stata soccorso ieri, mentre viaggiava su un barcone con a bordo 90 persone.
Nonostante la nascita del piccolo abbia portato tanta gioia a bordo, gli operatori di Medici senza frontiere fanno sapere che le condizioni di salute della donna sono abbastanza critiche, necessitando dunque di cure mediche urgenti.
“Chiediamo alle autorità maltesi e italiane di organizzare un’evacuazione medica urgente per lei, i suoi 4 figli e un’altra donna incinta di 9 mesi”.
affermano gli operatori della Ong.
Il piccolo Alì, la sua famiglia e tutte le altre persone presenti sulla Geo Barents, non sono gli unici migranti attualmente in attesa di un porto sicuro. In realtà le persone che attualmente si trovano in mare sono ben 515, considerando anche i 261 migranti salvati dalla Humanity1.
Gli operatori della Sos Humanity hanno fatto sapere che le perone a bordo necessitano urgentemente di un porto sicuro, aggiungendo che hanno presentato ben tre richieste di Place of safety, senza ricevere alcuna risposta.
La situazione è molto simile anche sulla Geo Barents, in cui vi sono diverse donne incinte e minori non accompagnati. Attualmente però non vi è stato alcun gesto da parte delle autorità statuali.
La situazione migranti all’interno del Mediterraneo è dunque abbastanza emergenziale. In particolare la Ong Sea Eye 4 ha rilasciato una dichiarazione criticando ampiamente le scelte del nuovo governo Meloni.
“Già nelle prime settimane del governo di estrema destra di Giorgia Meloni, la situazione delle organizzazione civili di soccorso marittimo nel Mediterraneo si è rapidamente aggravata”.
Affermano dalla Ong, contestando ampiamente il decreto emanato dal ministro Piantedosi, che contrastava il fondamentale diritto all’asilo e affermando di opporsi totalmente “a questa politica disumana”.
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