L’ex agente della polizia di Minneapolis Derek Chauvin, 44 anni, è stato rilasciato su cauzione dopo il versamento di 1 milione di dollari. L’uomo è accusato di aver ucciso l’afroamericano George Floyd durante un fermo di polizia il 25 maggio scorso.
L’ex agente era stato arrestato il 31 maggio e, da quel giorno, detenuto in isolamento presso il carcere di massima sicurezza di Oak Park Height, Minnesota, in attesa del processo. Dovrà, infatti, presentarsi in tribunale il prossimo marzo, insiemi a tre suoi colleghi: Tou Thao, J. Alexander Kueng e il 37enne Thomas Lane.
Questi dovranno rispondere alle accuse di aver favorito, sia l’omicidio involontario di secondo grado, che l’omicidio colposo di secondo grado. L’agenzia di stampa AFP riporta che Derek Chauvimn avrebbe già lasciato il carcere, trovandosi ora in condizioni di libertà vigilata. Non è dato sapere chi abbia pagato la cauzione da 1 milioni di dollari.
E’ il 25 maggio 2020, quando dagli Stati Uniti arrivano le immagini del fermo di polizia in cui l’afroamericano George Floyd perde la vita. Nel video si vede l’agente di polizia Derek Chauvin mentre preme il ginocchio sul collo di Floyd. Otto interminabili minuti, durante i quali George Floyd mostra evidenti segni di sofferenza, ripetendo per 20 volte una frase destinata a scolpirsi nella storia americana: “I can’t breathe” (“non riesco a respirare”).
Quando Floyd, allo stremo delle sue forze, riesce a dire “Mi stai uccidendo”, l’agente di polizia Derek Chauvin risponde: “Allora smettila di parlare, smettila di urlare. Ci vuole tanto ossigeno per parlare”. A testimoniare la violenza del fermo ci sono i video dei passanti e la trascrizione dei filmati della “body camera” dei poliziotti presenti.
Mentre Chauvin premeva il ginocchio sul collo di Floyd, impedendogli di respirare, i tre colleghi, Tou Thao, J. Alexander Kueng e Thomas Lane, rimasero a guardare. I tre agenti presenti sono stati licenziati e accusati di complicità. Ma anche loro sono stati rilasciati dopo aver versato una cauzione di 750mila dollari. Si attende il processo, previsto per il prossimo 8 marzo, ma è probabile che i quattro ex agenti coinvolti nell’omicidio Floyd vengano giudicati separatamente.
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