Il rappresentante repubblicano George Santos ha ricevuto nuove accuse dopo tutte le bugie emerse sul suo passato. Nonostante tutto, però, il politico continua ad andare quotidianamente al Congresso anche le accuse a suo carico non sembrano aver smosso il suo partito. Nessuno si è realmente imposto per chiedere le sue dimissioni dopo che ha ottenuto voti e, quindi, un posto rappresentativo per i repubblicani al Congresso, ma con l’inganno verso i propri elettori.
Il repubblicano è stato eletto a novembre nelle elezioni di Midterm e, successivamente, è emerso che tutte le informazioni fornite d depurato erano in realtà menzogne, partendo dal suo curriculum fino ad arrivare alla vita privata e agli studi effettuati. Ora Santos è stato accusato di violazioni etiche e di molestie sessuali da un ex membro del suo staff che è stato, però, per breve tempo all’interno dell’ufficio del politico.
Il repubblicano George Santos ha condotto una campagna elettorale basata su menzogne, che riguardano sia l’ambito personale e familiare. Ma anche il suo curriculum, presentato per impressionare gli elettori, è tutto falso ogni informazione non corrisponde alla realtà. Il politico ha raggiunto il suo scopo ovvero quello di rappresentare il partito repubblicano al Congresso mentendo ai suoi elettori.
Santos ha mentito su cose come i suoi precedenti lavori da Goldman Sachs e Citigroup e in altre compagnie estremamente note che hanno confermato invece di non aver mai avuto a che fare con il deputato. Ha mentito anche sul conseguimento della laurea e del fatto che abbia frequentato due atenei. In realtà ha mentito su praticamente su tutto ciò che poteva essere percepito in maniera positiva e portare al voto gli elettori.
Una delle menzogne che non gli è stata perdonata è stata quella che riguarda la madre. Il politico ha affermato di avere origini ebraiche ma, non solo, dato che ha riferito che la sua famiglia è scampata all’olocausto. Ma ciò che ha scioccato i cittadini statunitensi è la menzogna riguardo a sua madre dato che ha racconto che si trovava in una delle Torri Gemelle l’11 settembre del 2001. Nessuna di queste affermazioni ha poi trovato un riscontro effettivo nella realtà ma si tratta soltanto di bugie costruite e di un’immagine completamente distorta della realtà, costruita per poter raggiungere i voti necessari a rappresentare i repubblicani come deputato.
Un’altra faccenda che ha destato scalpore è stata la questione dei diritti della comunità LGBT, in quanto i repubblicani sono da sempre contro ogni forma di diritto e per la famiglia tradizionale per eccellenza. Sono emerse però foto di Santos che lo ritraggono investi femminili ed è emerso così il suo passato da Drag Queen. Le menzogne del politico repubblicano sono tantissime e molti esponenti democratici credono che ci sia un problema patologico alla base.
Nonostante ciò nessuno ha richiesto ufficialmente le sue dimissioni all’interno del partito repubblicano ma, anzi, emerge chiaramente che il voto di Santos è stato necessario per McCarthy per poter arrivare ad avere la maggioranza e diventare il nuovo speaker della Camera. Una situazione molto delicata aspetta che sta suscitando, grazie appunto alle rivelazioni emerse dal New York Times sulle menzogne del politico, un polverone mediatico, ma sembra che non ci siano conseguenze effettive o accuse nei suoi confronti.
Ora emergono nuove rivelazioni e, questa volta, non si tratta di bugie dette da Santos ma di accuse molto serie, che sono state mosse a suo favore da un ex collaboratore del suo ufficio.
Derek Myers venerdì ha mandato una lettera alla Commissione etica, dove ha affermato di essere stato introdotto come dipendente nell’ufficio di Santos ma senza stipendio ovvero come volontario. In quel frangente il funzionario dell’ufficio repubblicano avrebbe subito da parte del suo diretto responsabile avance sessuali. Ciò che ha raccontato, non è del tutto verificabile ma nonostante ciò è ritenuto molto attendibile dai media statunitensi che stanno trattando con attenzione la vicenda.
Le notizie emerse, dalla spiegazione dell’impiegato, hanno rivelato che il 25 gennaio Santos ha chiesto a Myers se avesse un profilo si Grindr e ha affermato che lui era in possesso di un suo profilo personale, si tratta di un’app di incontri che si focalizza nell’ambito della comunità LGBT.
Poi, secondo il resoconto, il deputato repubblicano si è trovato solo con l’impiegato e a quel punto Myers ha affermato che Santos continuava a chiedergli di sedersi accanto a lui sopra un piccolo divano.
Il funzionario dell’ufficio neoassunto ha poi svelato che, poco dopo, Santos lo ha invitato ad uscire insieme per un karaoke ma al suo rifiuto ha pensato di allungare una mano. Ha scritto nella lettera che poi ha messo la mano: “nella mia parte interna della coscia e ha continuato a toccarmi l’inguine” informandolo anche del fatto che suo marito non era in città. Ovviamente Myers ha riferito di aver rifiutato e di essere tornato alla scrivania subito dopo.
Oltre alle molestie sessuali ricevute, l’impiegato ha riferito che gli era stato proposto un lavoro nell’ufficio di Santos il 23 gennaio, ma era stato costretto a lavorare come volontario, violando le regole etiche, fino a che tutti i documenti non fossero stati elaborati.
Myers aveva anche spiegato di essere stato chiamato nell’ufficio di Santos e aveva riferito ogni informazione inerenti al suo background come giornalista ma anche su questioni che gli erano capitate prima di aver avuto l’offerta di lavoro del repubblicano.
Lo scorso anno, l’impiegato ha ricevuto un’accusa di intercettazione telefonica in Ohio, per aver pubblicato una testimonianza registrata ma del comitato per la protezione dei giornalisti ha fatto cadere poi tutte le accuse nei suoi confronti.
Il primo di Febbraio Myers ha spiegato che la sua sua offerta di lavoro era stato annullata. Successivamente Santos ha spiegato in merito alla questione giovedì, che il suo ufficio era in procinto di assumere il ragazzo ma si è fermato dopo aver appreso delle intercettazioni di cui era stato accusato, nonostante fosse stato poi prosciolto, come afferma la testata Axios.
Il giornalista ha anche presentato una denuncia alla polizia del Campidoglio oltre alla lettera inviata al Comitato etico della Camera. Ha difatti scritto su Twitter: “in merito a violazioni etiche e molestie sessuali da parte del membro del Congresso George Santos durante il mio periodo di lavoro nel suo ufficio. Queste questioni non saranno contestate sui social media o attraverso i mezzi di informazione. Sono reati gravi e le prove e i fatti parleranno da soli se la commissione si occuperà della questione. Questo tweet è stato reso pubblico alla luce della trasparenza”.
Nonostante la versione del giornalista non sia confermata ufficialmente, il New York Times ha confermato di aver ricevuto la lettera.
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