Germania, a 97 anni ex segretaria di un comandante nazista condannata per complicità in oltre 10mila uccisioni

La Germania negli ultimi anni sta cercando di portare di fronte alla giustizia tutti i responsabili dei crimini legati al nazismo ma il tempo stringe data l’età degli imputati. 

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La donna in tribunale prima della sentenza – Nanopress.it

A giugno condannato a 5 anni un uomo di 101 anni che fu una guardia nazista.

Crimini legati al nazismo, una condanna in Germania

Una donna di 97 anni, che era stata segretaria di un comandante nazista, è stata condannata in Germania a due anni in carcere per complicità nell’uccisione di oltre 10mila persone durante l’Olocausto.

Irmgard Furchner, questo il suo nome, lavorava come stenografa e dattilografa in un campo ci concentramento a Stutthof, vicino Danzica nella Polonia occupata dai nazisti. Era negli anni tra il 1943 e il 1945, data della fine del regime.

Sentenza simbolica

La sentenza di condanna a due anni è arrivata oggi con la sospensione della pena, secondo quanto riportato da un portavoce del tribunale di Itzehoe, nella parte nord della Germania. La pronuncia ha un valore relativo a causa della sospensione eppure altamente simbolico e significativo. Si tratta probabilmente di uno degli ultimi se non addirittura dell’ultimo processo di questo genere. La donna è stata infatti una delle poche a essere stata processate per crimini legati al nazismo.

Malgrado ricoprisse un ruolo amministrativo, il giudice ha comunque ritenuto che fosse coinvolta nell’assassinio di 10.505 prigionieri che si trovavano nel campo di sterminio durante la Seconda guerra mondiale. Questo perché il tribunale ha stabilito che la donna fosse consapevole e a conoscenza di quello che stava succedendo nel campo. Quindi è stato valutato che questi elementi fossero sufficienti per implicarne la complicità.

la donna in tribunale
La donna in tribunale nel corso dell’udienza prima della sentenza di condanna – Nanopress.it

Furchner era adolescente al momento dei crimini, infatti il processo si è svolto di fronte a un tribunale per minori. Malgrado l’età avanzata, settimane prima dell’inizio del processo, nel settembre 2021, la donna si era data alla fuga dalla casa di riposo in cui viveva, salvo poi essere rintracciata dalle autorità poco dopo e in seguito arrestata.

Migliaia uccisi nel campo di concentramento

Nel campo di concentramento in questione furono tenute prigioniere decine di migliaia di persone in condizioni estreme e brutali. Oltre 60mila trovarono la morte secondo il Museo statunitense dedicato al memoriale dell’Olocausto. Tra di loro c’erano ebrei polacchi e soldati sovietici. In migliaia morirono uccisi in camere a gas.

I precedenti

La Germania negli ultimi anni sta facendo tutti gli sforzi necessari per portare davanti alla giustizia i responsabili di crimini di guerra legati al nazismo, prima che sia troppo tardi data l’età degli stessi. Malgrado ciò, gli esperti hanno affermato che, purtroppo, solo una piccola parte di coloro i quali sono stati coinvolti in questi crimini ha affrontato una corte di tribunale. Tutti gli altri sono rimasti impuniti durante la loro vita.

Tra i processati e condannati si annoverano impiegati e guardie delle SS. Uno dei casi più recenti è stato quello di Josef Schuetz, ex guardia nazista. Lo scorso giugno l’uomo è stato ritenuto colpevole anche lui di complicità nell’omicidio di oltre 3.500 prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen, uno dei più grandi che ci furono in Germania. Si trattò della persona più anziana a ricevere una sentenza di condanna per crimini del nazismo. A 101 anni è stato infatti condannato a 5 anni, tuttavia è improbabile che andrà in prigione.

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