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Germania, il dibattito sulla possibile reintroduzione della leva obbligatoria

Alcuni politici e ufficiali dell’esercito hanno lamentato la carenza di personale. Per loro la leva obbligatoria dovrebbe essere reintrodotta. 

Il Ministero della Difesa tedesco – Nanopress.it

Il dibattito ha portato il governo sulla difensiva. L’esecutivo, infatti, non intende far marcia indietro sulla decisione di eliminare gradualmente l’obbligo.

Ritorno alla leva obbligatoria: i favorevoli

Un ritorno al passato che fa discutere l’opinione pubblica tedesca. In Germania, infatti, una parte di politici e esponenti dell’esercito ha paventato l‘ipotesi di reintrodurre la leva militare obbligatoria. Il dibattito è iniziato dopo che il nuovo ministro della Difesa Boris Pistorius ha definito come “un errore” l’abbandono graduale della coscrizione generale risalente al 2011. Il presunto “sbaglio”, secondo il ministro, avrebbe così contribuito a allontanare i cittadini dalle istituzioni militari.

Eva Hoegl del partito SPD di centrosinistra – la donna è  commissaria parlamentare per le forze armate – ieri ha invitato il governo a chiedersi se non sia il caso di reintrodurre un qualche tipo di obbligo relativo al servizio militare, la cui forma è da valutare. Questo per affrontare la carenza tra i ranghi dell’esercito tedesco. “Abbiamo senza dubbio bisogno di più personale nel Bundeswehr”, ha detto la commissaria a un quotidiano locale.

Sulla stessa linea d’onda poi c’è anche il capo della marina militare. Jan Christian Kaack ha proposto non troppo tempo fa di ritornare all’obbligo di leva seguendo il modello norvegese. Questo prevede infatti che ragazzi e ragazze vengano chiamati, una volta compiuti i 19 anni, per un primo esame preliminare sull’opportunità di proseguire nell’esercito. Tra di loro poi, solo i più motivati presteranno il servizio. “Credo che un Paese che ha bisogno di diventare più resiliente in tempi come questi, avrà un più alto livello di consapevolezza se si mischia con i soldati”, ha detto il militare.

Ritorno alla leva obbligatoria: i contrari

Per il governo guidato da Olaf Scholz, la questione è un grattacapo. Il ministro delle Finanze Christian Lindner ha cercato di placare la discussione buttando acqua sul fuoco, ma ormai il dibattito ha preso il largo. “Tutti i nostri sforzi devono essere concentrati nell’obiettivo di rafforzare l’esercito come uno che sia altamente specializzato”, ha detto al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, descrivendo la situazione come una “discussione fantasma.”

Un portavoce dell’esecutivo ha sottolineato come il passaggio da coscritti a soldati di un esercito di professione “non avviene da un momento all’altro.”

Il reclutamento in passato

In Germania nel periodo dal 1956 al 2011 gli uomini erano obbligati a prestare servizio una volta compiuti i 18 anni. Chi non voleva andare nell’esercito poteva svolgere il dovere nel servizio civile che di solito si svolgeva nelle istituzioni come ospedali o cliniche per anziani. Dopo la caduta del Muro di Berlino, il fabbisogno di personale si è ridotto perché l’esercito ha subito un ridimensionamento. Sotto il governo della cancelliera Angela Merkel entrambi i servizi sono stati sospesi. Tuttavia, la legge tedesca prevede una clausola che consente allo Stato di selezionare uomini se dovessero servire alle forze armate.

Il ministro della Difesa Pistorius, favorevole alla reintroduzione – Nanopress.it

Recentemente alcuni ufficiali di carriera hanno lamentato la carenza di personale. L’esercito tedesco oggi non conterebbe che su 183mila uomini e donne.

Eppure un ritorno al vecchio regime comporterebbe un costo ingente per lo Stato. Si tratterebbe di spendere milioni di euro per riavviare il processo e per munirsi di armi e equipaggiamento necessari all’addestramento. La struttura andrebbe del tutto ripensata perché, rispetto al passato, il numero di coscritti sarebbe molto più alto considerando pure le donne. Inoltre le armi del presente sono molto più complesse e sofisticate che in passato, perché si basano su tecnologie all’avanguardia. Per questo motivo un periodo di leva troppo breve sarebbe forse inutile perché non sufficiente per apprendere tutto il necessario.

Diana Sarti

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