Germania sotto choc dopo la notizia che un infermiere è accusato di aver ucciso almeno 84 persone. Niels Högel, 40 anni, già condannato nel 2015 dal tribunale regionale di Oldenburg per 2 omicidi e 2 tentati omicidi, è sospettato di aver ucciso almeno 84 pazienti tra il 2000 e il 2005 nelle cliniche di Delmenhorst e Oldenburg con un’overdose di farmaci cardiaci. A dirlo è Johanne Kühme, capo della polizia di Oldenbourg, nel nord del paese, che in conferenza stampa ha definito l’operato di Högel “raccapricciante” e “al di là di ogni immaginazione“. Secondo quanto riporta la Bild, la Polizia ha continuato a indagare su centinaia di morti sospette con un’apposita task force: sarebbero almeno 84 i casi già accertati, ma il sospetto è che le vittime possano essere oltre 200.
La notizia ha sconvolto la Germania. Il caso di Högel sta riempiendo le pagine dei giornali tedeschi e sta facendo scalpore anche perché solo lo scorso anno la Polizia aveva già aggiornato a 33 il numero delle vittime nella clinica di Delmenhorst e almeno altre 6 in a Oldenburg.
Le indagini sono andate avanti, facendo salire il numero dei casi accertati: a oggi la cifra oscilla tra le 84 e le 90 persone, numero che potrebbe essere destinato a salire. Secondo quanto riporta la Bild, potrebbero essere oltre 200 le vittime dell’infermiere. Gli investigatori stanno esaminando centinaia di cartelle cliniche dei pazienti delle due cliniche: già cento corpi sarebbero stati esumati per le analisi, al fine di esaminare residui dei farmaci.
La Polizia sospetta però che le vittime possano essere anche di più, visto che molti pazienti sono stati cremati. “Potrebbe sembra essere solo la punta di un iceberg. Non riusciremo mai a sapere tutto: alcuni farmaci non sono più riscontrabili e più di 130 pazienti sono stati cremati“, ha chiarito Kühme.
Högel era stato condannato all’ergastolo nel 2015 per la morte di due pazienti ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Delmenhorst, vicino Brema: in tribunale l’infermiere confessò di aver ucciso iniettando ai pazienti un farmaco che provoca l’arresto cardiaco e il collasso circolatorio. Nel corso della deposizione, raccontò di aver anche finto di rianimare una delle pazienti per passare da eroe.
La vicenda, chiarisce sempre la Bild, è arrivata alla ribalta nel 2005 quando un collega lo colse in flagrante: da allora le indagini sono continuate nel tentativo di far luce su quello che il tabloid tedesco ha già battezzato come il “peggior serial killer” della Germania.
Secondo quanto spiegato dagli inquirenti in conferenza stampa, il primo omicidio a cui sono risaliti è del febbraio 2000 a Oldenburg, l’ultimo invece il 24 giugno del 2005, quando fu scoperto dal collega.