Maxi blitz di polizia questa mattina in Germania. Gli arrestati indagati per la pianificazione di un sospetto golpe. Un arresto effettuato anche a Perugia e in Austria.
I sospettati appartenevano a ambienti di estrema destra nostalgica.
Erano sospettate di progettare un piano terroristico volto a rovesciare lo stato e a rinegoziare la posizione tedesca del post seconda guerra mondiale. Venticinque persone sono state arrestate questa mattina in Germania, a seguito di molteplici raid di polizia effettuati dalle forze dell’ordine in tutto il Paese.
Gli arrestati apparterrebbero a ambienti riconducibili all’estrema destra. Ventidue dei quali sono cittadini tedeschi indagati perché sospettati “di appartenere a un’organizzazione terroristica”, hanno affermato i pm. Le altre tre persone, tra cui una cittadina russa, sono invece sospettate di sostenere quest’organizzazione.
I magistrati inquirenti hanno reso noto che, nell’ambito di questa operazione sul suolo tedesco, anche una persona a Perugia è stata arrestata e un’altra in Austria, a Kitzbuehel.
Il maxi blitz ha mobilitato 3.000 agenti che hanno condotto perquisizioni in 130 siti dislocati in 11 dei 16 Stati federati tedeschi. I pubblici ministeri hanno inoltre fatto sapere che i membri dell’organizzazione hanno aderito “a teorie del complotto” tra cui figura anche il culto QAnon partito dagli Stati Uniti e il movimento dei cittadini del Reich. Quest’ultimo sostiene l’illegittimità della Repubblica tedesca e ne chiede la revisione secondo il modello del secondo Reich, l’impero fondato dal Kaiser Guglielmo I risalente al periodo tra 1871 e 1918.
C’è anche un aristocratico tedesco di 71 anni, un comandante militare in pensione e una ex deputata del partito Alternative fuer Deutschland (AfD). I primi due sono stati identificati come i capibanda del gruppo. Si tratta di uomo che si chiama Heinrich XIII, discendente della famiglia nobile Reuss che governava dei territori nel 12esimo secolo e un ex ufficiale dei paracadutisti dell’esercito, chiamato Ruediger von P.
Il piano prevedeva di spartirsi poi il potere nel nuovo ordine, in cui l’aristocratico avrebbe assunto la guida politica e il militare era lo stratega sul campo. Il quotidiano tedesco Die Zeit ha rivelato che nella progettazione di un governo di transizione post-golpe, l’ex parlamentare Birgit Malsack Winkemann avrebbe svolto le funzioni di ministra della Giustizia.
In un messaggio pubblicato sui verbali di Telegram prima dell’incursione, sempre il quotidiano Die Zeit ha riferito che uno degli indagati scriveva di “un capovolgimento” in cui pm, giudici e responsabili dei dipartimenti sanitari sarebbero finiti “sul banco degli imputati a Norimberga 2.0.”
Gli investigatori ritengono che i sospettati credevano di poter raggiungere gli obiettivi solamente attraverso l’uso della forza fisica e dei mezzi militari. Tuttavia ai pm non è chiaro se l’organizzazione fosse riuscita a entrare in possesso di un arsenale.
Tra gli arrestati ci sarebbero molti ex militari sospettati di aver illegalmente prelevato armi dai depositi dell’esercito, durante gli anni in cui hanno prestato servizio. Alcuni avrebbero comunque il porto d’armi.
Il piano prevedeva la rinegoziazione dei trattati firmati dalla Germania e un contatto diretto con la Russia che però non sarebbe andato a buon fine.
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