[didascalia fornitore=”ansa”]Gerry Scotti[/didascalia]
In questa situazione di caos politico solo un elemento appare chiaro: dopo la nomina del governo di tregua i partiti entreranno direttamente in campagna elettorale in vista di un probabile voto anticipato. E Berlusconi, da vecchia volpe, ha già pronto un nome di grande richiamo. Secondo un’indiscrezione pubblicata da Affari Italiani, il leader di Forza Italia vorrebbe candidare al Senato niente meno che Gerry Scotti. Una scelta azzeccata dal momento che il popolare conduttore è un volto amato e rassicurante, apprezzato da milioni di potenziali elettori.
D’altra parte non si tratterebbe della prima esperienza politica per Gerry Scotti: non tutti ricordano infatti che nel 1987 il conduttore si presentò alle elezioni sotto il garofano del Partito Socialista Italiano, venendo eletto con 9286 preferenze. L’attività politica di Scotti si tradusse in 33 progetti di legge e 24 atti di indirizzo e controllo. Uscendo dal Parlamento, poi, Scotti rinunciò a percepire il vitalizio corrispondente a circa 1400 euro mensili, in favore delle famiglie che hanno perso un congiunto sul lavoro.
Scotti non apprezzò la vita da parlamentare, forse perché il partito non lo prese sufficientemente sul serio: “Mi affidarono le questioni giovanili – confessò il conduttore – e io presi la cosa talmente sul serio che cominciai a tempestare la Camera di proposte su proposte. Rimasero tutte inascoltate, lettera morta, e così mi dimisi e tornai alla TV”.
Qui sotto la scheda di Gerry Scotti parlamentare: