Ormai siamo a conoscenza del funzionamento di una stampante 3D, ma mai avremmo immaginato che l’industria dell’abbigliamento fosse pronta a presentare la prima giacca creata con una stampante 3D. Abbiamo già parlato dell’innovativa “scarpa da ginnastica 3D”, ma avere un capo di vestiario creato tramite questo metodo di produzione, costantemente soggetto a sollecitazioni e addirittura lavabile in lavatrice o a mano, apre le frontiere ad una nuova era per il settore dell’abbigliamento.
Il progetto della prima giacca stampata in 3D senza cuciture è stato creato dalla Ministry of Supply, azienda nata dall’idea di 3 studenti che, tramite una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, hanno potuto dare forma a questa visionaria innovazione. Gihan Amarasiriwardena, co-fondatore dell’azienda, afferma che ” in futuro i clienti potranno entrare in un negozio ed essere scannerizzati tramite un apparecchio al laser che invierà i dati ad un’azienda, la quale provvederà alla creazione ed alla consegna di un indumento senza cuciture e creato tramite stampa 3D“.
I benefici di un simile prodotto sono palesi: avere un capo di abbigliamento senza cuciture permetterà una maggiore resistenza del tessuto, averlo su misura, invece, permetterà una vestibilità pressoché perfetta e, tramite un lavoro preciso al millimetro, si sprecherà circa il 30% in meno di tessuto. La peculiarità della stampa 3D applicata agli indumenti sta nel fatto che la stampante possa rendere più spesse o meno spesse alcune zone del prodotto così da rendere, ad esempio, più traspirante la parte adiacente alle ascelle o più resistente il cavallo di un paio di pantaloni. Quanto costeranno questi capi? La prima giacca stampata in 3D è già sold out ed è stata venduta ad un prezzo di 250$, ma speriamo che, col passare del tempo, questi vestiti diventino sempre più di consumo e che il loro prezzo possa diventare accessibile a tutti.
Avere un intero vestito creato tramite questo processo sembra non portare nulla a parte che benefici: migliore vestibilità, maggiore resistenza e meno sprechi di materiale e, con i passi da gigante che sta compiendo questa tecnologia, saremo presto in grado di vedere capi più caldi o più freschi a seconda del periodo dell’anno per il quale sono concepiti. Una piccola innovazione per il settore della moda, un grande passo per l’umanità.
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