Un muratore di 39 anni è stato trovato morto a Roma, all’interno dell’appartamento che stava ristrutturando.
A lanciare l’allarme è stato un collega, subito sono scattate le indagini da parte della polizia che si è recata sul posto mettendolo sotto sequestro.
Muratore trovato morto a Roma
Nuovo giallo nella Capitale, dove un muratore è stato trovato morto da un collega, mentre i due lavoravano in una casa di via Francesco Paciotti per delle ristrutturazioni. La vittima aveva 39 anni e non è chiaro cosa sia successo, le indagini sono solo all’inizio.
Data la singolarità del caso è stata disposta l’autopsia. Stando alle prima informazioni, la morte sospetta è avvenuta in zona Porta Maggiore, dove appunto i due stavano lavorando da soli, non c’era nessun altro oltre loro, nemmeno il proprietario che era fuori e aveva lasciato la completa gestione della casa agli operai.
La chiamata al 118 c’è stata intorno alle 17 di ieri e i soccorritori sono giunti subito sul posto senza però poter fare nulla perché il muratore era già morto al loro arrivo.
È stato richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno delimitato la zona e sequestrato la casa per condurre gli accertamenti del caso e i dovuti rilievi.
L’autopsia
Le indagini sono coordinate dalla Procura di Roma, la quale ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo per chiarire le cause del decesso. Non è chiaro se il muratore soffrisse di patologie che abbiano potuto scatenare un malore, tuttavia gli inquirenti pensano che sia stato questo il motivo della morte perché attualmente non ci sono elementi che possano far ipotizzare altre cause.
I poliziotti del commissariato di Porta Maggiore, ai quali sono affidate le indagini, hanno ascoltato il collega della vittima, che ha riferito di aver trovato il 39enne disteso a terra privo di sensi e ha pensato a un malore che gli aveva fatto perdere i sensi, non di certo che fosse morto sul colpo.
Ancora molto scioccato, verrà ascoltato nuovamente nei prossimi giorni per definire meglio la sua posizione, in attesa che gli esami autoptici rivelino i tasselli che ancora mancano a ricostruire il quadro completo.
Al momento sappiamo che sul corpo non sono stati trovati segni di violenza, quindi non sarebbero coinvolte terze persone.