Duplice macabro ritrovamento a Taranto, dove oggi i Carabinieri hanno rinvenuto i cadaveri di una coppia in due case differenti.
Le vittime sono Roberto Delli Santi, sottufficiale della Marina Militare e la moglie Silvia Di Noi.
Intorno alle 17 di oggi pomeriggio le forze dell’ordine hanno rinvenuto due cadaveri a Taranto. Si tratta del sottufficiale della Marina Militare Roberto Delli Santi e della moglie 52enne Silvia Di Noi.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo potrebbe aver ucciso la moglie soffocandola per poi togliersi la vita.
La donna era malata da tempo e questa appena descritta sembra l’ipotesi più papabile, tuttavia questo caso è avvolto dal mistero poiché le salme sono state ritrovate in due case differenti, le quali si trovano in due punti diversi della città.
Di solito in questi casi vengono lasciati biglietti di spiegazioni del gesto ma non è questo il caso dunque gli inquirenti per ora brancolano nel buio.
La donna è stata ritrovata con uno straccio in bocca e la salma era nell’abitazione della coppia in viale Virgilio. Entrambe le salme sono state affidate al medico legale e in merito a quella di Silvia, sembra non ci siano segni di violenza anche se ci sono ancora degli accertamenti in corso.
Il sottufficiale invece, ossia la prima salma ritrovata, si sarebbe impiccato nell’abitazione di campagna a San Vito, villetta in ristrutturazione dove il suo corpo era appeso a una trave della villetta, ormai senza vita.
L’uomo aveva con sé il proprio cellulare e quello di Silvia, trovata morta poco dopo, intorno alle 17 nella casa di famiglia.
L’allarme è stato dato dal figlio che non riusciva a contattarli e così ha sospettato che fosse successo qualcosa di grave. I suoi sospetti erano fondati ma ovviamente non poteva immaginare nemmeno lontanamente una cosa del genere.
Le informazioni sono ancora frammentarie per il momento ma stando a quanto emerso, il ragazzo vive all’estero e giornalmente era in contatto con i genitori, per questo subito si è preoccupato.
Ancora fortemente scioccato dalla vicenda, è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti per cercare di capire il movente di questo omicidio – suicidio, così come si stanno conducendo interrogatori verso amici e parenti, che hanno riferito che la coppia era in crisi.
Secondo alcune fonti Silvia soffriva di importanti problemi di salute e forse ciò ha portato il coniuge a questo gesto estremo ma gli inquirenti non escludono altre piste.
Le indagini avranno probabilmente un’ulteriore svolta in seguito all’autopsia. Queste sono condotte dalla Squadra Mobile di Taranto sotto la coordinazione del pm Mariano Buccoliero.
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