E’ stato definito il giallo di Salgareda perché non ci sono testimoni che possano spiegare come sono andati i fatti. Soltanto l’attento lavoro degli inquirenti e l’esito dell’autopsia sul corpo dell’adolescente trovato morto in casa potranno svelare quanto accaduto. Pierpaolo Perissinotto, 14 anni, è morto (probabilmente) davanti agli occhi del fratello minore, 8 anni. Il quale però non è riuscito a raccontare con certezza cosa sia potuto accadere la sera di sabato 24 febbraio.
La mamma dei bambini, Sabrina Cimitan, era uscita per alcuni minuti, lasciando al figlio più grande la responsabilità di badare al fratellino più piccolo. Secondo quest’ultimo, Pierpaolo si sarebbe accasciato dopo essersi lamentato per un improvviso mal di testa. Poco dopo è avvenuta la tragedia, la cui dinamica al momento è ancora avvolta nel mistero.
Gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini presso l’abitazione al civico 144 di via Roma a Salgareda (provincia di Treviso) non escludono alcuna pista. Il ragazzino potrebbe essere morto per un malore improvviso – come un’embolia – o per un incidente domestico – come una caduta accidentale – o per un gioco tra fratelli andato a finire in tragedia.
La piccola ferita al capo riscontrata sul corpo del 14enne potrebbe essere stata causata da una caduta successiva ad un malore, ma solo l’autopsia potrà aiutare gli investigatori a fare piena luce sulla vicenda.
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