Un rapporto quello di Giampaolo Amato molto conflittuale con l’amante, spaventata dalla sua rabbia: “Non stai più bene con la testa”.
Dopo la Giampaolo Amato di Giampaolo Amato, Isabella Linsalata, il rapporto con l’amante del medico adesso in carcere accusato di omicidio è diventato insopportabile, violento e rabbioso. Lo ha raccontato la stessa amante di Amato, tra intercettazioni emerse anche dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Lo scorso venerdì, il medico legale della Procura Guido Pelletti aveva rilevato, grazie all’esame della salma di Isabella Linsalata delle dosi massicce di Midazolam e sevoflurano, sia nel sangue che nelle urine. La donna era stata trovata senza vita nella sua abitazione di Bologna, in via Bianconi, il 31 ottobre del 2021.
Per la morte della donna le indagini avevano coinvolto anche Giampaolo Amato, adesso in custodia cautelare in carcere con l’ipotesi di somministrazione di un mix di farmaci.
Ma già dopo la morte della moglie, e con la consapevolezza di essere indagato, il medico aveva iniziato a cambiare atteggiamento anche nei confronti dell’amante. Sono dettagli emersi dalle recenti investigazioni che la hanno coinvolto.
Pare che che lo scorso anno, secondo quanto emerso dalle investigazioni, Amato avesse sviluppato una sorte di ossessione per l’amente, preoccupata invece per le sorti giudiziarie del medico indagato.
Frasi riportate nell’ordinanza di custodia cautelare, quelle delle conversazioni tra i due amanti, dove si evince che la donna avesse tentato di prendere le distanze definitivamente per chiudere il rapporto. Il gip scrive infatti che la sua “rabbiosa acredine avrebbe fatto temere per la propria incolumità” la donna dopo la morte di Linsalata.
Una relazione già “molto conflittuale” che non è certo migliorata dopo quanto successo nell’ottobre del 2021.
Un sentimento costante di paura, quello della giovane donna, che si sentiva “torturata al telefono”. Le intercettazioni hanno fatto emergere delle confidenze con un’amica, nelle quali la giovane avrebbe confessato sfoghi e paure, affermando di voler prendere provvedimenti anche legali. Provvedimenti mai presi, per non appesantire una situazione giudiziaria già grave – vista l’indagine per omicidio.
La giovane ha anche raccontato di aver detto ad Amato di essere pronta al suicidio, e che non avrebbe visto altra scelta per lei. Dure le liti al telefono, tra insulti anche gravi, mentre l’amante confessava di essere pronta a buttarsi dal terrazzo. Ma davanti a queste crisi l’uomo l’avrebbe accusata di “fare la vittima“, mentre lei insisteva perché Amato andasse in cura da uno psichiatra.
Anche gli incontri ormai erano diventati terrorizzanti: “Te lo avevo detto di non venire, perché mi fai paura in queste condizioni“. Nell’ordinanza vengono riportati anche altri scambi molto accessi, avvenuti a mesi dalla morte della moglie dell’oculista.
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