Gianluca Ferrero, hanno comunicato da Exor, la società d’investimento della famiglia Agnelli-Elkann, sarà il nuovo presidente della Juventus. Proprio ieri, infatti, in tarda serata, tutto il consiglio di amministrazione dei bianconeri, compreso il presidente Andrea Agnelli, hanno rassegnato le proprie dimissioni.
Ferrero è un commercialista, di 59 anni, ed è il vicepresidente del cda della Banca del Piemonte e presiede anche i collegi sindacali di diverse importanti società, tra cui Gedi, il gruppo dal quale viene anche il nuovo direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino.
Dopo il terremoto, il caos che ha minato nelle fondamenta, ieri, il mondo del calcio, specialmente quello targato Juventus, la società d’investimento della famiglia Agnelli-Elkann, la Exor, ha deciso che il nuovo presidente del club, che sostituirà Andrea Agnelli, sarà Gianluca Ferrero, un commercialista di 59 anni, che già presiede i collegi sindacali della Gedi, anche lei parte del gruppo Exor.
Nato a Torino nel 1963, il nuovo presidente è laureato in Economia e Commercio e come hanno scritto in una nota della società “possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico“.
Ferrari è vicepresidente del consiglio d’amministrazione della Banca del Piemonte e componente del cda di Italia Independent Group, Lol e Pygar. Ma è anche presidente del collegio sindacale di Fincantieri Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property, P. Fiduciaria, Emilio Lavazza S.a.p.a., Nuo e Lifenet. Ricopre anche la carica di sindaco effettivo in Fenera Holding.
Uno dei suoi compiti, come quelli del nuovo cda della Juventus, che verranno candidati “entro i termini di legge”, quindi entro 25 giorni dall’Assemblea del 18 gennaio, sarà quello di affrontare tutti i temi legali e societari, nella difesa degli interessi della società, lasciando il direttore generale Maurizio Scanavino a quello di concentrarsi da subito sui temi operativi.
L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha commentato con l’Adnkronos il terremoto di ieri, in tarda serata, che ha colpito i bianconeri. Per lui si è trattato di “un grandissimo colpo di scena: due mesi fa Elkann aveva dichiarato di essere solidale col cugino, ora c’è un cambiamento di scenario notevole. Evidentemente ci saranno delle ragioni, compreso le inchieste della magistratura, ma la cosa talmente fresca che fare dichiarazioni diventa complicato”.
Quanto a Ferrero, l’ex numero uno bianconero ha detto di conoscerlo bene perché già ai suoi tempi era nel cda. “A questo punto bisognerebbe ritenere che sia una decisione presa da Elkann per modificare la gestione di Andrea Agnelli. Ieri sera credevo che fosse una mossa di famiglia compatta per le indagini della magistratura, e invece probabilmente non è così. Appare un cambiamento nel contesto di continuità di proprietà“, ha detto ancora.
Ma per uno che ha a cuore la Vecchia Signora, soprattutto i suoi risultati sul campo come Cobolli Gigli, questa mossa quasi del tutto inaspettata non vorrebbe che si ripercuotesse sulla squadra, che “si stava riprendendo e mi dispiace che ci siano frange di tifosi che chiedono la testa di Allegri quando la squadra stava dando segni di ripresa“.
Da considerare c’è anche il fatto che la Juventus è quotata in borsa, che “ci sono azionisti che ci hanno messo i soldi, le azioni erano ieri vicine allo zero, i tifosi che hanno comprato a 1,2 sicuramente non sono contenti. Mi auguro che la sostituzione di oggi porti il minor nocumento possibile alla gestione della squadra“, ha concluso.
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