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Siluro di Gianluca Grignani contro i media, o almeno contro certi media che, parole sue, ‘usano la comunicazione come una spada’ e ‘fanno istigazione al suicidio‘. Il popolare cantante, finito tante volte sotto l’occhio del ciclone per alcuni comportamenti un po’ troppo sopra le righe (l’ultima quando la settimana scorsa ha interrotto un concerto a Palermo perché gli sembrava una pagliacciata), si riferisce in particolare a quegli organi di stampa che amano ‘sbattere il mostro in prima pagina‘ e fare del sensazionalismo senza preoccuparsi delle conseguenze sulle persone.
Gianluca Grignani ha rilasciato queste dichiarazioni, successivamente riprese da Dagospia, ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi ‘Niccolò Cusano’ di Roma.
Dopo aver parlato dei suoi vent’anni di musica (‘Il segreto di una carriera così lunga? Non arrivare mai all’apice e mettersi sempre in gioco, sperimentare, lavorare: bisogna essere artisti e non semplicemente marketing man’) il cantante di Destinazione Paradiso ha lanciato il suo affondo sui media: ‘Il gioco che fanno i media in Italia sta diventando ridicolo’, ha detto Grignani senza troppi peli sulla lingua, ‘Mi hanno fatto morire tante volte, ma un poeta diceva che gli eroi muoiono solo una volta, tutte le altre volte si rialzano. Preferisco non star dietro alle caz**te che certe volte vengono fuori, evito anche di rispondere. Mettono gli anabolizzanti all’interno di molte notizie’.
Poi la confessione-choc: Grignani ha ammesso che per tutte le cattiverie che ha letto su di lui in questi anni, se non avesse avuto un carattere forte sarebbe potuta finire molto male. ‘La mia fortuna è che io sono un uomo forte e certe cose non mi hanno mai toccato più di tanto‘, ha ammesso con una certa amarezza, ‘Ma altre persone avrebbero potuto sentirsi quasi istigate al suicidio. I media devono stare attenti: io ho le spalle larghe e un pubblico che mi adora e che mi ha perdonato certe situazioni e certe difficoltà, ma c’è gente che ci può morire davanti a queste cose. Certi media usano la parola come se fosse una spada in grado di tagliarti in due. Ripeto, a volte sembra istigazione al suicidio. Se fossi stato un po’ più debole, se le persone che ho accanto non mi avessero creato questa corazza, mi chiedo come sarebbe finita…’.
Infine Gianluca Grignani ha detto la sua anche sui talent musicali, svelando di aver ricevuto (e rifiutato) delle offerte per fare il coach: ‘I talent sono un mezzo discografico e televisivo per creare il successo momentaneo. Il problema è che non entrano in profondità, producono soltanto interpreti, non personaggi musicali. In passato mi hanno proposto di fare il giudice in un talent show e io l’avrei fatto anche volentieri, ma solo se mi avessero dato carta bianca sui contenuti. E infatti alla fine non mi hanno più chiamato… In futuro potrei anche partecipare, ma solo se mi lasciassero piena libertà’.