Ore di ansia per Gianluca Vialli, che in queste ore è stato ricoverato in una clinica di Londra per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Dal 2017 il Capo Delegazione della Nazionale sta lottando contro un tumore al pancreas, che proprio nei giorni scorsi lo aveva costretto a uno stop forzato per «utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il corpo a superare questa fase della malattia».
Ore di ansia per Gianluca Vialli: ricoverato in una clinica a Londra
Ore di ansia per Gianluca Vialli, che in queste ore è stato ricoverato in una clinica di Londra per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. La madre 87enne è appena partita alla volta della capitale inglese per stare vicino al figlio.
Dal 2017 il Capo delegazione della FIGC sta lottando contro un tumore al pancreas, che a fasi alterne lo ha costretto a periodi di stop. L’ultimo è arrivato proprio qualche giorno fa, quando il campione e capodelegazione degli Azzurri ha annunciato di dover sospendere i suoi impegni professionali per «utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia». Un annuncio che ha messo in allarme i tanti tifosi della Cremonese, che lo ha accolto all’inizio della sua carriera, del Genoa e del Torino, ma anche oltre confine, avendo allenato il Chelsea dal 1998 al 2000.
#Vialli: “Ho deciso di sospendere temporaneamente i miei impegni”
Il capo delegazione degli Azzurri ha comunicato alla FIGC di volersi dedicare a superare “questa fase della malattia”#Gravina: “Protagonista della Nazionale, tornerà presto”https://t.co/ddkUHsie8R
— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) December 14, 2022
La notizia dell’autosospensione dai suoi impegni lavorativi ha scatenato messaggi di solidarietà e vicinanza da parte di tanti volti noti, anche da chi la malattia l’ha affrontata in prima persona.
“Il conforto e la forza che mi ha dato Gianluca Vialli durante la malattia non li scorderò mai, spero un giorno di riuscire a sdebitarmi per quello che ha fatto per me”
ha scritto Fedez, ribadendo come l’ex calciatore lo abbia sostenuto quando è stato colpito dal tumore neuroendocrino al pancreas.
Quando nel 2020 era arrivato ad affiancare l’ex compagno di squadra, Roberto Mancini, portando poi gli Azzurri a vincere i Campionati europei nel 2021, quell’abbraccio in campo tra i due al termine della finale di Wembley resta un’immagine indimenticabile, che racconta di una grande intesa, sul campo e fuori.
La malattia sembrava essere stata sconfitta, ma l’annuncio arrivato nei giorni scorsi ha riacceso la paura nei tifosi e non solo.