Gianni Infantino, il dirigente italo-svizzero, è stato rieletto per la terza volta di fila presidente della FIFA. Il dirigente 53enne è stato confermato alla presidenza per acclamazione, durante il 73esimo Congresso della FIFA a Kigali.
Dunque Infantino dirigerà l’organo di governo del calcio mondiale per altri quattro anni. La sua prima elezione corrisponde al febbraio 2016. Riconfermato poi dopo quattro anni nel 2019.
I delegati dell’organo governativo del calcio mondiale, la FIFA, hanno rieletto per la terza volta di fila, Gianni Infantino, il dirigente italo-svizzero. La conferma del ruolo di presidente è avvenuta durante il 73esimo Congresso della FIFA, il quale si sta svolgendo in queste ore a Kigali.
La rielezione di Infantino è avvenuta per acclamazione.
Gianni Infantino divenne per la prima volta presidente dell’organo nel 2016, per poi essere riconfermato dopo quattro anni, nel 2019.
La rielezione del dirigente italo-svizzero, inoltre, avviene dopo soli tre mesi dai criticati e discussi Mondiali in Qatar, in cui lo stesso Infantino si prodigò ampiamente in difesa dell’organizzazione.
“Quello che vi abbiamo promesso era di continuare a lavorare con onestà, per proteggere il calcio, le nostre Federazioni, i nostri tifosi di tutto il mondo. Il calcio è simbolo di gioia, felicità, pace, il calcio unisce il mondo”.
Ha affermato il presidente in occasione del 73esimo Congresso a Kigali, aggiungendo che lo scopo dell’organizzazione è quello di far crescere il calcio, diffondendolo il più possibile in tutto il mondo.
Inoltre, durante il Congresso la FIFA ha stabilito delle nuove modalità per i Mondiali 2026. A quanto pare non solo vi saranno ben 16 partecipanti in più, ma sarà introdotto anche un turno in più nella fase ad eliminazione diretta.
Nato in Svizzera da genitori italiani, Infantino possiede la cittadinanza di entrambi i paesi. La sua intera carriera gira intorno al mondo dello sport e in particolare del calcio. Terminati gli studi infatti si specializzò nel campo legale, diventando avvocato sportivo.
Il suo primo incarico riguardava il segretariato del Centro Internazionale studi sportivi dell’Università di Neuchatel. Negli anni 2000 poi entrò nella UEFA di cui ne divenne direttore nel 2004.
Dopo tre anni divenne vice segretario generale dell’organizzazione per poi assumere, nel 2009, il ruolo di segretario. Acquisendo in questo modo compiti fondamentali come la gestione e la mediazione con istituzioni europee, tra cui il Consiglio europeo e la Commissione europea.
Fino al 2016 in cui viene ufficialmente eletto, con 115 voti favorevoli su 207 delegati, come presidente della FIFA.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…