Gianni Minà, il giornalista e scrittore di fama internazionale, è stato omaggiato con una camera ardente allestita presso il Campidoglio a Roma. L’evento ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte di amici, colleghi e fan, che hanno voluto rendere omaggio alla sua figura e al suo impegno nel mondo del giornalismo.
La camera ardente è stata allestita in una sede simbolica, che ha permesso a tutti di rendere l’ultimo saluto a Minà. Verrà di certo ricordato come uno dei grandi protagonisti della cultura italiana e mondiale. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità giornalistica e culturale, ma la sua eredità rimarrà sempre viva e presente grazie ai suoi scritti e alle sue opere.
L’omaggio a Gianni Minà ha dimostrato l’affetto e la stima che molte persone nutrivano per lui. Ciò ha inolte sottolineato il valore dell’impegno e della passione nel mondo del giornalismo. La sua figura resterà per sempre un esempio di professionalità e dedizione, e continuerà ad ispirare molte generazioni future di giornalisti e scrittori.
L’arrivo della salma
È giunto nella mattinata odierna al Campidoglio il feretro di Gianni Minà, celebre giornalista scomparso il lunedì sera scorso all’età di 84 anni. In un’atmosfera di profondo cordoglio, la salma è stata accolta da parenti, amici e colleghi di professione, uniti nel ricordo di una figura di spicco del giornalismo italiano.
Tra coloro che hanno voluto rendere omaggio al compianto giornalista, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presente per offrire il proprio saluto a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’informazione.
La bara di Gianni Minà è stata sistemata con grande rispetto nella solenne sala della Protomoteca, uno degli ambienti più prestigiosi del Campidoglio. Qui è stata allestita la camera ardente. Un luogo solenne e austero, perfetto per accogliere chi ha dedicato la propria vita alla ricerca della verità e della giustizia.
In questa giornata di lutto, il mondo del giornalismo si unisce nel ricordo di una figura amata e rispettata, la cui eredità professionale rimarrà per sempre un faro per le future generazioni di giornalisti.
Chi era Gianni Minà
Gianni Minà, nato a Torino il 17 maggio 1938 e scomparso a Roma il 27 marzo 2023, è stato un giornalista, scrittore e ha condotto diversi programmi televisivi italiani di grande successo e notorietà.
La sua carriera è stata caratterizzata da collaborazioni con prestigiosi giornali e settimanali italiani e non solo. Viene inoltre ricordato per aver realizzato diversi di reportage per la Rai. Minà, ha ideato e condotto programmi televisivi di grande rilievo e ha girato film documentari su figure di spicco. Ricordiamo Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos e Diego Armando Maradona.
Ma la poliedricità di Gianni Minà non si limitava al campo del giornalismo e della televisione. Egli fu anche editore e direttore della prestigiosa rivista di tipo letterario “Latinoamerica e tutti i sud del mondo” dal 2000 al 2015.
Fu direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, concentrato sulle realtà e sugli autori di origine latinoamericana. Inoltre, pubblicò diversi scritti sull’America Latina, dimostrando una vasta conoscenza del continente e delle sue culture.
La sua passione per l’arte lo portò anche a essere eletto nell’assemblea della SIAE nel 2003, dove prese parte al comitato che ideò e realizzò la rivista Vivaverdi. La sua scomparsa lascia perciò un grande vuoto nel cuore di tutti coloro i quali hanno avuto la possibilità di conoscerlo dal vivo e attraverso i suoi testi.
L’ultimo saluto a Gianni Minà
Tanti i messaggi colmi di tristezza nel salutare per l’ultima volta un grande uomo e pilastro nel mondo del. giornalismo e non solo. Tra questi anche la premier Giorgia Meloni ha voluto saltare per l’ultima volta Minà e lo fa attraverso un tweet.
Addio a Gianni Minà, un vero professionista amato e rispettato da tutti. L’Italia perde un grande giornalista e un uomo di profonda cultura. Che la terra ti sia lieve. pic.twitter.com/O4cQG4rw07
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 28, 2023