Gianni Morandi e la sofferenza del figlio: “Non è stato facile”: scopriamo cosa ha dichiarato Pietro in una recente intervista che ha spiazzato tutti i fan.
Essere “figli di” nel mondo dello spettacolo e della televisione non è mai facile. Soprattutto se tuo padre è un simbolo della musica italiana del passato e del presente e tu decidi di intraprendere la stessa carriera professionale. Quante volte abbiamo sentito parlare di questo argomento, che sembra estremamente attuale e che emerge solo in alcuni casi. Perché quando si parla di doti innate e di stigmate familiari allora nessuna polemica emerge.
Nel caso contrario, quando il figliol prodigo ci prova e magari ha delle difficoltà nel suo percorso, magari rimanendo troppo nell’ombra di un genitore, allora ecco che emergono commenti beceri e spesso fuori luogo, del tipo “se non fosse il figlio di” “tutto per merito del padre ma non ha la sua stoffa” eccetera. Tutti su questa linea tocca leggere.
Anche il figlio di Gianni Morandi, Pietro Tredici, in una recente intervista ha toccato questo argomento. E lo ha fatto in occasione della presentazione del suo ultimo singolo “Big Panorama”.
Arrivato dopo due anni di silenzio, Pietro Tredici è tornato al centro delle attenzioni con il suo nuovo singolo “Big panorama”, che sta facendo discutere soprattutto per il video che ha mostrato alcune scene molto crude, oltre alla presenza proprio di Gianni Morandi in alcune scene. Col volto tumefatto e fante ferite, il giovane artista ha spiegato che si tratta solo di alcuni effetti scenici che servivano per la realizzazione del suo video.
E che quelle immagini non hanno una correlazione diretta con il testo della sua canzone, che appunto fa riferimento anche al rapporto con il padre famoso. In una recente intervista a Repubblica, ha parlato di raffigurazione di un evento reale come quello di un pestaggio per rendere più intenso il racconto della sua canzone che è arrivata alla fine di un periodo travagliato.
Ma come spesso accade, dopo aver toccato il fondo c’è sempre la risalita, come il giovane artista ha poi confessato: come accade nella cultura cinese c’è poi sempre il riscatto che arriva dopo un periodo buio. Nell’intervista Pietro ha toccato tanti temi, non risparmiando quello del rapporto con il padre (qui invece abbiamo raccontato una grande gioia per il trio musicale Il Volo).
C’è una frase nella sua canzone “E sono il figlio di Gianni Morandi, non so perché ci ho sofferto” che è finita al centro delle attenzioni, ma Pietro ha dato delle spiegazioni proprio perché nel video è proprio il padre a pronunciarla. “Volevo che fosse proprio lui a pronunciarla, con il demone che si autorappresentasse” ha spiegato l’artista che ha poi completato il suo pensiero.
“Essere figlio d’arte? E’ un vantaggio e uno svantaggio, per me è stato un enorme svantaggio” ha spiegato, in quanto sin dall’inizio della sua carriera ha dovuto convivere con questo aspetto che gli ha procurato malessere anche se “non lo ho ancora capito il perché” nonostante tra di loro ci siano due mondi e stili distanti e diversi e soprattutto musiche non paragonabili.
Infine Pietro ha parlato del suo buon rapporto con il padre, definendolo come basato sull’autonomia e indipendenza che è reale nonostante il grande amore tra genitore e figlio che emerge anche nel testo e nel video della canzone.
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